CASERTA. Non solo le truffe con le lettere false recanti il logo di Poste Italiane, ma anche raggiri consumati direttamente allo sportello all’interno dell’ufficio postale. E’ quanto denuncia il Centro Consumatori Italia – Unione Nazionale Consumatori, che monitora costantemente l’evolversi delle truffe a carico di ignari correntisti.
E così se ad inizio ottobre il responsabile regionale dell’associazione dei consumatori, Fortunato Giaquinto, con sede a Caserta, aveva dato notizia all’ANSA di tre utenti delle Poste truffati con un metodo nuovo, ovvero mediante l’invio di lettere da Poste Italiane, ovviamente false, con tanto di tagliandino dove era stampato il pin per la nuova carta, che però non è mai stata consegnata, provocando poi la pronta risposta di Poste, che aveva deciso di rimborsare interamente, e non solo al 50%, le vittime del raggiro – nel frattempo altri correntisti truffati si sono fatti vivi per ottenere il rimborso – oggi Giaquinto segnala meccanismi truffaldini ancora “più preoccupanti”.
“Un prelievo di qualche migliaio di euro – racconta – è stato effettuato direttamente allo sportello, all’interno di un ufficio postale in provincia di Napoli. La circostanza assume una gravità notevole – aggiunge Giaquinto – in quanto non si comprende come possa essere stato effettuato il prelievo allo sportello, esibendo quale carta di identità? Ciò solleva dubbi e perplessità sul modo in cui è stata effettuata l’operazione, che penalizza anche Poste Italiane sotto il profilo della sicurezza e dal punto di vista economico, in quanto costretta a restituire gli importi trafugati”.
Giaquinto ritiene che “il fenomeno riguarda e coinvolge una platea ben più ampia delle persone che si sono rivolte alla nostra sede”. “Peraltro Poste Italiane – sottolinea – non può limitarsi a risarcire solo il 50% del maltolto, ma è suo dovere adottare provvedimenti tali garantire una maggiore sicurezza dell’utilizzo dei conti correnti e di certezza nel recapito delle carte, al fine di eliminare un problema serio che probabilmente ha già assunto misure preoccupanti”.