NAZIONALE – A partire dal 2025 le ricette mediche saranno solo digitali. Questa è la novità inserita nella nuova legge di Bilancio, nell’articolo 54 che recita: “Tutte le prescrizioni a carico del Servizio sanitario nazionale e dei Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile e a carico del cittadino saranno effettuate nel formato elettronico”. Addio, dunque, alle ricette rosse rimborsate dal Ssn e a quelle bianche che i cittadini devono pagare di tasca propria. E si prevedono già disagi sopratutto per gli anziani non amanti della tecnologia.
Non si tratta di una novità, dato che già in epoca covid, per limitare le visite dal medico di famiglia, si avviò la sperimentazione delle ricette elettroniche. Ora, da gennaio diventerà la prassi.
Come funzione la ricetta digitale
Dopo la visita, il medico rilascerà il numero Nre (Numero di ricetta elettronica) e un promemoria cartaceo. Per ritirare i farmaci o prenotare le prestazioni sanitarie, basterà mostrare il numero della ricetta, senza obbligo di cartaceo. Ci sono alcune eccezioni. Ad esempio la prescrizione dei farmaci aderenti alla categoria dei sonniferi o dei tranquillanti, non potranno essere prescritti in modalità digitale. Anche per le visite, i dentisti restano esclusi.
Rischio disagi per gli anziani. “La norma non prevede misure di accompagnamento come l’apertura di sportelli di aiuto o servizi per aiutare i più anziani o chi ha difficoltà con la digitalizzazione. Si rischia così di introdurre un fattore di esclusione sociale”, ha detto Tania Sacchetti, segretaria della Spi Cgil.