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Gira con i soldi falsi tra centro e periferia per truffare esercenti

San Felice a Cancello/Santa Maria a Vico. In giro per attività alla ricerca di persone da truffare.

Un uomo, giacca beige, in giro su una Jeep guidata da un suo complice, se ne va in giro a cercare attività da truffare rifilando soldi falsi.

L’ultimo avvistamento risale a poco dopo mezzogiorno a San Felice a Cancello. Il soggetto in questione è sceso dalla Jeep ed è entrato in un esercizio commerciale cercando di rifilare una banconota da 50 euro che si è rivelata falsa.

Fortunatamente la titolare dell’attività si è resa conto che i soldi che l’uomo le ha dato erano falsi e l’uomo allora si è dileguato.

I due truffatori in questione, sono stati avvistati nella frazione Botteghino e a Santa Maria a Vico. Il loro Modus Operandi è questo: si recano in una qualche attività e acquistano qualcosa di poco valore dando in cambio la banconota falsa, così oltre ai beni, ricevono soldi reali in cambio come resto, portandosi a casa sia i prodotti acquistati che soldi reali.

Nel caso in cui l’esercente si rende conto che la banconota è falsa, usano la scusa che sono stati truffati anche loro affermando che la banconota è stata data loro da poco e non si erano resi conto che erano falsi. E pare che l’auto sembri essere affittata.

Un altro tentativo di truffa è avvenuto proprio in un bar a Santa Maria a Vico. I due, ben vestiti, si sono recati nel bar in questione e hanno ordinato due CocaCola, cercando di dare all’esercente il 50 euro falso, ma l’esercente se ne è reso conto e allora hanno preso la banconota e se ne sono andati.

 

La donna stessa che ha subito il tentativo di truffa intorno a mezzogiorno a San Felice a Cancello ha denunciato l’accaduto con un post sui social:

“Attenzione a questo elemento con la giacca beige, che scende da questa jeep con tanto di guidatore. Vanno in giro con un 50€ falso, cercando di truffare la gente onesta che lavora. É successo stamane intorno alle 12:45 nella mia attività, tentativo il suo, fallito perché fesse proprio no, semmai i tizi avessero pensato che potevano fregare le donne, dato che nelle attività con i datori maschi non si presentavano, vi dico con estrema onestà che la donna in questione é chiu omm e’ te.  Siete il disgusto umano seppiatelo”