San Felice a Cancello. Le dirigenti provinciali di Fratelli d’Italia, Francesca Ferrara, Lucia Cerullo Responsabile del Dipartimento Pari Opportunità, ed Alessandra Vigliotti, Responsabile del Dipartimento Organizzazione, esprimono il loro profondo cordoglio per la tragica e orribile scomparsa della giovane Eleonora, uccisa davanti ai suoi figli in un atto di inaudita violenza.
“L’uccisione di Eleonora è un dolore indicibile che ci impone di rompere il silenzio,” dichiara l’Avv. Ferrara. “Ogni femminicidio rappresenta una sconfitta per la nostra società e ci pone di fronte ad una responsabilità sociale: dobbiamo prendere atto del persistere di un modello socio-culturale profondamente maschilista, in cui la donna è vista come un soggetto violabile e, nei casi più estremi, uccidibile. Questo è un pericolo dal quale nessuna donna può considerarsi esente, che ci impone di riflettere e che non dobbiamo avere paura di ribadire con forza perchè nessuna cultura può definirsi tale se contempla la violenza.
La rappresentante di Fratelli d’Italia sottolinea l’urgenza di affrontare questa emergenza sociale. “Le istituzioni devono dedicare la massima attenzione alla prevenzione e al contrasto della violenza di genere. È fondamentale avere un quadro chiaro sui contratti di affitto agli stranieri, che in molti casi rappresentano il mondo sommerso della delinquenza.”
Le fa eco Lucia Cerullo. “La sensibilizzazione e l’informazione per le donne sono essenziali. È necessario fornire supporto ed assistenza, affinché nessuna donna si senta sola di fronte alla violenza. In questo momento di profondo sgomento per la perdita di Eleonora, non troviamo giustificazione. È nel suo nome che, come donne, dobbiamo unirci e dare valore alla sua vita, alla sua storia, a una vita spezzata dalla violenza.”
L’impegno di Fratelli d’Italia, conclude “Alessandra Vigliotti, è “a non lasciare soli Istituzioni e territori. Ad informare sugli strumenti preventivi a disposizione delle donne per tutelare se stesse ed i propri figli. Perchè nostro obbligo morale è anche non dimenticare le ferite di chi resta: i figli, la famiglia e gli affetti. A quelli di Eleonora oggi ci stringiamo forte, come donne e come comunità, condividendo il loro dolore e impegnandoci affinché simili tragedie non si ripetano mai più,” concludono.