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Rifiuti sversati dati alle fiamme: “Dietro, troppi interessi sporchi”

Casal di Principe. La Terra dei fuochi brucia ancora. Rifiuti sversati in area abbandonata dati alle fiamme.

A Casal di Principe, dei materiali altamente pericolosi sversati in un’area abbandonata sono stati date alle fiamme.

La piaga dei rifiuti che vengono sversati illegalmente non accenna a fermarsi e tali rifiuti vengono spesso abbandonati o addirittura sepolti in appezzamenti di terra, nelle campagne e in ogni affranto lontano da occhi indiscreti.

E tali rifiuti, invece di essere smaltiti, vengono spesso dati alle fiamme, cosa che non solo danneggia l’ambiente, ma rappresenta un vero e proprio pericolo per la salute delle persone, dato che i rifiuti che spesso vengono bruciati sono altamente nocivi e pericolosi.

L’ultimo rogo tossico è stato appiccato nelle scorse ore proprio a Casal di Principe, un una zona abbandonata innalzando fumi pieni di tossine e veleni.

A denunciare la cosa, è stato il deputato Borrelli e anche gli amministratori della pagina D.E.A. (Difesa Eco Ambientale).

 

 

Sulla loro pagina ufficiale, gli amministratori delle D.E.A. hanno “denunciato” l’accaduto con queste parole:

 

 

 

 

 

“Casal di Principe. Cambiano i musicanti ma la musica e sempre la stessa. In tutti questi anni il fallimento della tutela ambientale è evidente. Nella mattina di domenica dopo l’ennesimo monitoraggio ambientale effettuato da volontari Ambientali DEA Osservatori Civici Campania su siti già attenzionati e denunciati svariate volte si costatava che i materiali pericolosi illecitamente sversati erano stati dati alle fiamme.”

Secondo Borrelli, dietro a questi roghi, c’è un giro di affari illeciti legati alla criminalità organizzata e queste sono le sue parole:

“Quella che era la Terra di lavoro è oggi, ma da decenni, terra con troppi veleni, di gente che muore di cancro, di soldi macchiati di sangue. E non è certo la sola aree interessata dal fenomeno dei rifiuti sotterrati, mezza Italia e più è una mega discarica illecita di materiali pericolosi. Il ciclo dei rifiuti non è più d tempo uno strumento per smaltire correttamente l’immondizia, gli scarti ospedalieri ed industriali, ma il mezzo per ingrossare le tasche del malaffare, per dare più forza alle organizzazioni criminali, per arricchire le mafie e chi le fiancheggia. C’è davvero poco interesse a debellare questo cancro. Poca videosorveglianza, pochissimi controlli, pene quasi irrisorie e soprattutto c’è carenza di magistrati che possano seguire i casi e così molti di essi vanno in prescrizione. È sempre più evidente che gli interessi sul ciclo dei rifiuti sono enormi“