SANTA MARIA CAPUA VETERE (Antonio Tagliacozzi). Sta creando un vero e proprio allarme sociale ed ambientale l’annuncio fatto dal presidente della Provincia di Caserta, Giorgio Magliocca riguardante lo smaltimento della frazione indifferenziata proveniente dai 104 comuni del casertano. Sarà, infatti, lo STIR (ex CDR) di Santa Maria Capua Vetere, ad ospitare su almeno tre piazzole i rifiuti del casertano per far fronte alla chiusura per manutenzione ordinaria del termovalizzatore di Acerra che dovrebbe partire il prossimo settembre e durare, così come hanno assicurato i tecnici, almeno tre mesi.
Questa decisione, assunta in mancanza di idonee soluzioni da parte della Regione, sta causando malumori e sgomento fra i cittadini sammaritani e dei comuni limitrofi che oramai sono costretti a convivere con i miasmi provenienti dall’impianto sito in zona “Spartimento” della frazione sant’Andrea dei Lagni. E proprio in questi giorni, con la cappa di calore che incombe sulla zona, particolori fetori sono stati percepiti nella zona tanto che anche il garante dei diritti dei detenuti, Gabriele Ciambriello, in una sua relazione ha evidenziato come la vicinanza della struttura penitenziaria all’impianto costituisce un vero e proprio aggravio di pena per i detenuti.
Fino ad ora, i comitati sorti per la difea dell’ambiente, per la salvaguarda alla salute dei cittadini nulla hanno potuto per arginare questo fenomeno che si trascina da anni. Le assicurazioni ve ne sono, gli interventi dell’ARPAC e dell’ASL sono periodici, ma la puzza continua ad essere avvertita ed ora con la maggiore prsenza di rifiuti nelle piazzole, il fenomeno sarà più rimarcato. Ed il ciclo dei rifiuti in Campania continua ad evidenziare falle tutte a spese della collettività stanca oramai di subire ogni forma di sopruso da parte delle istituzioni. E poi, parlano di Terra dei fuochi. Vergogna !