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Benzinai sfruttati, imprenditore in cella: pagati 3 euro l’ora e senza ferie

MARCIANISE. Resta in carcere l’imprenditore dei carburanti di Marcianise, Vincenzo Salzillo, 65 anni di Marcianise, amministratore di fatto delle società Synergy Srl ed Ewagrill. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato contro il provvedimento di custodia cautelare in carcere per sfruttamento della mano d’opera ed estorsione ai danni dei lavoratori.

Già il Riesame di Ancona aveva confermato l’impianto accusatorio del gip. Secondo l’accusa i benzinai “assunti” o per meglio dire sfruttati non avevano ferie e giorni di riposo e vivevano in alloggi di fortuna. Nell’inchiesta è stata contestata la condotta di sfruttamento di almeno 13 lavoratori extracomunitari, quasi tutti provenienti da paesi africani dell’area subsahariana e regolari sul territorio nazionale, i quali sono stati impiegati presso i distributori della nota catena di distribuzione di carburanti, dislocati sul territorio di Viterbo e Provincia.

I lavoratori erano costretti a sottostare a turni di lavoro massacranti; sebbene regolarmente assunti con contratto di lavoro part-time, la mole di lavoro da loro sostenuta ha sforato abbondantemente l’orario previsto dagli accordi: infatti, lavoravano dalle 8 alle 12 ore al giorno, tutti i giorni della settimana, compresi i festivi, senza alcuna possibilità di reclamare il diritto a beneficiare del riposo settimanale o di un periodo di ferie, pena l’automatica conclusione del loro rapporto contrattuale. Per le prestazioni lavorative i dipendenti hanno percepito uno stipendio di poco più di 3 euro l’ora.

I dipendenti venivano fatti alloggiare in ambienti di fortuna ricavati all’interno delle strutture di pertinenza degli impianti di distribuzione di carburante, riforniti con elettrodomestici fatiscenti (fornelli elettrici, frigoriferi, stufette elettriche, ecc.), in palese violazione della vigente normativa in materia di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro.

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