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Stop inceneritore Acerra, rifiuti finiscono nel Casertano

Acerra/Santa Maria Capua Vetere. Saranno delle piazzole già allestite allo Stir (stabilimento di tritovagliatura ed imballaggio rifiuti) di Santa Maria Capua Vetere ad accogliere i rifiuti indifferenziati raccolti nei 104 Comuni del Casertano, che da settembre, e per alcuni mesi, non potranno essere smaltiti presso il termovalorizzatore di Acerra a causa della manutenzione ad una linea dell’impianto. Lo annuncia il presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca, che gestisce lo Stir attraverso la società provinciale Gisec.

 

“Sapevamo da tempo dello stop al termovalorizzatore, e abbiamo subito trovato una soluzione. Saremo l’unica provincia a non avere problema” dice Magliocca, che però critica aspramente il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che in questi giorni si sta spendendo nel lanciare numerosi appelli ai Comuni campani affinché trovino dei siti stoccaggio provvisori dove smaltire i rifiuti secchi per il tempo necessario alla manutenzione dell’impianto di Acerra.

 

“Noi abbiamo pensato prima di tutto alla salute dei cittadini – prosegue Magliocca – ma De Luca sta sbagliando, perché è la Regione l’ente cui compete l’organizzazione dell’impiantistica nel settore dei rifiuti, quindi doveva essere la Regione a trovare una soluzione allo stop di Acerra, che speriamo sia di due-tre mesi come annunciato. Mentre De Luca scarica la responsabilità di trovare siti provvisori ai Comuni, cui ricordo, compete per legge solo l’attività di raccolta del rifiuto e di trasporto presso gli impianti regionali. Sul fronte del rifiuto umido, il Casertano ha ancora una discarica attiva, quella di ‘Marruzzella’, nel comune di San Tammaro; il sito va saturandosi.