Capodrise. Una vera e propria polveriera la situazione politica venutasi a creare a Capodrise in appena 4 mesi di gestione targata Nicola Cecere.
Non si sono nemmeno messi su quelle poltrone che hanno cominciato subito a litigare (gli avversari lo avevano previsto e lo dicevano durante i comizi).
Altro che Capodrise Insieme o #MeglioInsieme, qua più che Neruda e la sua primavera, bisogna parafrasare il filosofo Hobbes: Homo homini lupus.
Il documento che quelli del Pd hanno protocollato è un atto di accusa molto serio sul modus operandi di Nicola Cecere e dei suoi accoliti, bocciato in tronco da quegli alleati che erano saliti con lui sul palco il primo giugno in piazza Massaro, quando venne pure Sandro Ruotolo (foto copertina).
Il Pd ammette: La stampa ha ragione. Stiamo andando verso baratro
Poi la soddisfazione più grande per chi sta scrivendo, si legge nel documento: “L’opposizione e la stampa ci attaccano per scivolate ingenue (decisioni azzardate ed estemporanee) a cui non siamo in grado di rispondere (vedi affidamento appalto a nipote del sindaco).
Continuando di questo passo siamo certi di ritrovarci di fronte al baratro”.
Il Pd ammette che le sollecitazioni arrivate anche da questa testata, oltre ad essere calzanti, rispecchiano la povera, gracile e dura realtà del momento che sta vivendo la città. Lo sapevamo già, qua non ci inventiamo nulla e non ci toccano le offese contenute nei post del sindaco e nei commenti sui social di supporter di quarta serie.
Il documento come dicevano mette sotto processo quanto accade tra le mura del Municipio, si parla di zone d’ombra.
Si specifica che non esiste un metodo di lavoro e di impedimenti ad alcuni consiglieri ad accedere a informazioni.
Si scrive di gestione disastrosa e di funzionari e dipendenti che hanno indicazioni di non dare seguito alle direttive di alcuni amministratori, mentre di altri sono a disposizione. Roba forte…
Scrivono pure: “Si crea una confusione per cui non si capisce se a governare la città siano i funzionari o gli organi di Governo”.
Altro che cielo “stellato” qua si vedono nuvoloni all’orizzonte.
Inoltre si parla di azioni disattese nelle linee programmatiche, una cosa davvero grave e c’è anche un elenco: strada di collegamento con Recale, loculi cimiteriali, organizzazione degli uffici, attività ricognitiva e controllo area Carrefour con atto di giunta.
“Il sindaco della grande distribuzione”
In effetti era stato detto, soprattutto nel primo comizio proprio da Cecere, queste le sue parole: “Preferisco essere il sindaco di una grande coalizione invece che il sindaco della grande distribuzione”.
Evidentemente questo per il Pd è un punto d’onore ma il 53enne amministratore sta glissando, smentendo se stesso, visto che lo aveva riferito pubblicamente.
Il Pd chiude questa lunga lettera indirizzata agli alleati chiedendo un confronto sull’intero pacchetto, specificando che i due assessori Fattopace e Rossetti continueranno a lavorare per le deleghe a loro assegnate ma non parteciperanno alle riunioni di giunta.
I presupposti sono davvero neri, dopo questo documento, come si potrà mettere mai la polvere sotto il tappeto?
Era uno scenario molto plausibile questo, soprattutto quando si mettono tutti assieme per un solo motivo: non far amministrare Negro e Luisa D’Angelo, questa è la realtà. Hanno creato una maxi coalizione, un gigante con i piedi di argilla che si sta sbriciolando ogni giorno di più e questo lo avevamo scritto ancor prima che iniziasse la campagna elettorale.
Secondo noi e per quello che abbiamo visto dalla scorsa primavera ad oggi questo è un Comune che andrebbe commissariato per un bel pezzo…