Caserta. I fantasmi di quella terribile serata tormentano anche lui. Pasquale Reale, 32 anni, era nella gang che la sera del 6 novembre 2018 era sfuggita al povero Emanuele Reali, il carabiniere eroe che benchè libero dal servizio si era lanciato all’inseguimento della banda. Guardie e ladri, come la più vecchia delle storie: a dividere quelle due esistenze, molto più di una vocale. Una scelta di vita.
Reali a guadagnarsi il pane con lo stipendio dell’Arma impegnandosi anche quando quella divisa nemmeno la vestiva come quella sera. Reale, napoletano del rione Traiano, a guadagnare “lavorando giorno e notte 280mila euro in tre mesi” come da fedele intercettazione della moglie poi riportata nell’ordinanza.
Stamattina Reale ha fatto preoccupare non poco compagni di cella e i suoi cari: il 32enne è stato infatti colpito da malore mentre era a Santa Maria Capua Vetere, dove è recluso dal fermo, avvenuto poche ore dopo la tragica morte del vice brigadiere. Il detenuto è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna e San Seabastiano di Caserta per una sospetta intossicazione: non è per fortuna in pericolo di vita, ma sono ancora poco chiari i motivi del malore.
Stando alla prima ricostruzione Reale ha assunto una dose massiccia di farmaci e forse anche sostanze nocive contenute in prodotti igienici.
Nella foto il carabiniere eroe Reali