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Sanità da terzo mondo? Facciamo pure quinto. Paziente invasa da formiche, scatta inchiesta. IL VIDEO

Regionale. “Le immagini di una donna intubata tra le formiche in ospedale a Napoli non sono degne di un paese civile. Sono raccapriccianti. E’ doveroso chiedere scusa alla paziente e ai suoi familiari. L’inchiesta interna già avviata dal direttore del San Giovanni Bosco e tutte le altre attività ispettive della Regione Campania devono essere rapide e se emergeranno responsabilità individuali o collettive bisognerà usare il pugno di ferro”. Lo dichiara il presidente della Commissione Sanità del Consiglio Regionale della Campania, Stefano Graziano.

 

Una donna intubata sommersa dalle formiche: accade nell’ospedale San Giovanni Bosco di Napoli denuncia Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, che ha ricevuto le segnalazioni di cittadini. “Dopo la nostra denuncia, il direttore sanitario Giuseppe Matarazzo ha chiuso la stanza del reparto di Medicina per la bonifica e la pulizia dove, come denunciano le immagini, sono inaccettabili le condizioni della paziente” dice Borrelli che ha postato su fb un video. Il direttore ha aperto una inchiesta interna.

 

Arrivano i Nas

I carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni e sanità) sono giunti nell’ospedale “San Giovanni Bosco” di Napoli dopo la diffusione del video. Secondo quanto si apprende i militari hanno effettuato un’ispezione nella stanza dove era ricoverata la donna.

 

5Stelle vogliono la testa del dg Asl

“Le immagini, purtroppo per nulla inedite in Campania, di una donna intubata ricoperta di formiche al San Giovanni Bosco sono solo l’ultimo esempio emblematico del disastro sanità della nostra regione. Un caso di ordinaria quotidianità, nient’affatto casuale ma frutto di una lunga serie di scelte scelletate, del quale fingono di sorprendersi i tanti ipocriti che in queste ore vanno spendendosi in dichiarazioni intrise di finta indignazione. Una vicenda vergognosa che, assieme a decine di altre denunciate in questi tre anni e mezzo di consiliatura De Luca, ha un solo responsabile, ovvero il governatore della Campania. Un uomo il cui peccato originario è stato quello di stravolgere i criteri di nomina dei direttori generali, ascrivendole alla sua totale discrezione, per poi arricchirli aumentando con un colpo di mano le loro indennità sotto il sole di Ferragosto. Il risultato è stato quello di piazzare in ruoli di vertice della sanità campana persone scelte senza trasparenza né meriti, salvo quello di assoluta fedeltà al presidente di questa regione. Oggi si proverà a far ricadere tutte le colpe su capri espiatori. Noi pretendiamo invece che si individuino i reali responsabili, dal presidente De Luca al direttore generale dell’Asl Napoli 1, la cui rimozione rappresenta oggi l’effetto più ovvio”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.

“De Luca ha annunciato la volontà di sperperare decine di milioni di denaro pubblico per realizzare altri ospedali in giro per la Campania, mentre presidi come il San Giovanni Bosco, sprovvisto addirittura di Triage, versano da anni in uno stato di totale degrado e abbandono. Stesse condizioni che caratterizzano la gran parte degli ospedali storici e nevralgici della nostra regione. In questi tre anni ogni risorsa è stata investita nel simbolo della più grande passerella politica della sanità regionale, l’Ospedale del Mare. Un presidio che ancora oggi è al 50% della sua operatività e per il quale servirà chissà quanto altro tempo ancora perché sia a pieno regime. Il nostro appello è ai consiglieri della Campania, a cui nei prossimi giorni sottoporremo un documento che inchioderà De Luca alle sue responsabilità nella pessima gestione della sanità regionale. Sottoscrivessero il nostro atto, dimostrando che la loro indignazione non è soltanto l’ennesimo atto ipocrita sulla pelle dei cittadini della Campania”.