AGGIORNAMENTO. Una volta ripulito l’invaso da tutti quei rifiuti i pompieri hanno utilizzato questo mezzo anfibio ad idrogetto e così il corpo di Giuseppe si è disincagliato e di conseguenza è emerso a pelo d’acqua. Alcuni pompieri a bordo di un gommone lo hanno visto nei pressi della sponda e hanno chiamato i colleghi per recuperarlo.
Addosso ancora i pantaloni con la cinta, le scarpe, torso nudo, gonfio, con una ferita profonda alla fronte. A riconoscerlo il fratello Raffaele e lo zio, fratello della madre. La salma è stata trasportata a Medicina Legale a Caserta dalla ditta Lettieri.
IL PRIMO LANCIO
San Felice a Cancello. Trovato il cadavere di Giuseppe Guadagnino, il 42enne travolto con la madre Agnese Milanese lo scorso 27 agosto durante la colata di fango a Talanico.
Il corpo, integro con ancora le scarpe ai piedi, è stato trovato sul lato sinistro dell’ex cava Giglio, sulla sponda opposta rispetto alle ricerche di sabato scorso.
E’ stata l’imbarcazione ad idrogetto della Protezione civile. Non c’è stato bisogno del sonar che era stato approntato, alla fine dopo la maxi pulizia il lavoro è stato più semplice. Si trovava ad una cinquantina di metri dal punto in cui fu trovata la madre, naturalmente più in profondità.
Ora dopo l’autopsia, la salma sarà poi liberata dopo qualche giorno e potranno essere celebrati i funerali con lutto cittadino, mamma e figlio insieme nell’ultimo viaggio.
Sul posto carabinieri della compagnia di Maddaloni, vigili del fuoco di Caserta e anche gli uomini del commissariato di Maddaloni.
Ad operare i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Caserta, insieme ai nuclei specializzati di ricerca in terra e ambiente fluviale. Le operazioni hanno coinvolto circa 50 soccorritori al giorno provenienti anche da altri comandi, come Firenze, Modena, Napoli, Salerno e Benevento. VIDEO