Acerra/Afragola/Forchia. Potrebbero essere già ad un momento chiave le indagini sul terribile incidente che ieri è costato la vita ad Imma Papa, la 29enne mamma di Forchia. Gli agenti della polizia stradale nella giornata di ieri hanno portato in caserma l’autista del camion che trasportava patate e che si è ribaltato.
L’uomo è stato sottoposto, come da prassi in questi casi, agli esami tossicologici e al test alcolemico: è stata acquisita anche la sua testimonianza. Stando a quanto ricostruito l’autista avrebbe cambiato corsia per lo scoppio improvviso di pneumatico: non sarebbe tuttavia riuscito ad arrestare la sua corsa per procedere alla riparazione. Il mezzo si è infatti ribaltato, perdendo il carico, ben quattordici bancali di patate. Gli ortaggi sono finiti anche sull’altra carreggiata, dove stava viaggiando la povera Imma, diretta a Capodichino per lavoro. Per lei non c’è stato nulla da fare.
I primi a soccorrerla sono stati degli automobilisti, tra i quali una coppia della zona e un medico, in attesa dell’arrivo dell’ambulanza avvenuto dopo pochi istanti. Purtroppo la situazione era già disperata. A Forchia, avamposto del Beneventano attaccato alla Valle di Suessola e distante pochi chilometri dal luogo dell’incidente, nessuno sembra darsi pace.
“La nostra è una piccola comunità e ci conosciamo tutti, ci sentiamo membri della stessa famiglia. Senza contare che il papà di Imma, Giuseppe, è un valido agente della nostra polizia municipale” ha dichiarato a “Il Caudino” il sindaco di Forchia Pino Papa. “Nel 2008, tutto il paese tifò per lei che partecipava al concorso di Miss Valle Caudina e che orgoglio quando conquistò il titolo, portando il nome di Forchia in tutta la Campania”.
Il sindaco, insieme ad alcuni esponenti dell’esecutivo, si è recato ieri pomeriggio sul luogo della tragedia, nei pressi dell’uscita del centro commerciale “Le Porte di Napoli” dell’asse mediano, per assistere i familiari nei duri momenti e soprattutto negli adempimenti purtroppo necessari dopo ogni tragedia. Oggi nuovo sopralluogo in attesa di conoscere il momento dell’autopsia.
Solo allora si potrà fissare una data per i funerali: in quel caso sarà proclamato il lutto cittadino. Perchè le lacrime di papà Giuseppe, del marito Domenico e del piccolo Francesco sono quelle di un’intera comunità straziata da una tragedia assurda.