San Felice a Cancello. Stanno profondendo il massimo sforzo i Vigili del Fuoco del Comando provinciale di Caserta, coadiuvati anche dalle squadre provenienti da Salerno e da Firenze per trovare mamma e figlio i due dispersi della colata di fango di martedì pomeriggio.
Alle le autorità si sono uniti anche i volontari che stanno lavorando instancabilmente in questa direzione
Le operazioni di ricerca, si sono concentrate in diverse aree, ma finora i risultati non sono stati quelli sperati.
In questo senso già da ieri la nostra redazione è stata contattata da un uomo residente nell’agro aversano che afferma di essere una sorta di sensitivo e di aver sognato 3 volte mamma e figlio che lo chiamavano, cioè Agnese Milanese e Giuseppe Guadagnino.
Naturalmente si tratta di una storia che abbiamo preso con le pinze, ma abbiamo deciso di raccontarla per un motivo molto semplice, non si tratta di un ciarlatano, di un cartomante o di un soggetto in cerca di pubblicità. Non ha chiesto nulla, voleva solo darci queste info.
L’uomo poco più che 40enne, libero professionista, quando era piccolissimo era quasi morto a causa di un fatto traumatico, poi è riuscito a sopravvivere e ci ha raccontato che a volte gli capita di sentire delle cose che poi accadono. Non sempre naturalmente, ma nel caso di San Felice gli è capitato per due notti consecutive e anche il suo approccio in punta di piedi nei nostri confronti ci ha spinto a dare questa notizia.
“Anche questa notte – racconta – ho sognato mamma e figlio che mi chiamavano, che mi chiedevano aiuto, e ho capito che si trovano sepolti in un punto molto largo e che sono stati trasportati giù per diverse centinaia di metri. Non conosco il territorio, in vita mia non sono stato mai a San Felice a Cancello, ma sento questa cosa, la avverto.
Sono sommersi da fango e acqua in una zona tipo lago, paludosa.
Mi ha tormentato tantissimo la loro richiesta di aiuto, insistevano.
Gli ho risposto: “Come posso aiutarvi? Cosa posso fare? Poi ho deciso di scrivere a voi che state pubblicando tante notizie e tanti video su quell’evento tragico.
Stamani mi sono confessato, ho raccontato tutto al parroco, che mi ha consigliato di accendere una candela per queste 2 persone e di fare un’offerta. Ho fatto così”.
Secondo il racconto di questa persona madre e figlio potrebbero trovarsi quindi nella zona dell’ex cava Giglio, il luogo largo più distante dal punto della colata e più difficile da monitorare. Non avendo una diretta conoscenza del territorio non è semplice poter interpretare le sue parole. Oppure in qualche altra vasca a Talanico, larga, dove ancora non hanno cercato?
Infine ha concluso: “Sono convinto che li troveranno, magari non subito, ma nei prossimi giorni”.