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Vendite su Vinted, Subito ed eBay, scattano i controlli: chi non li dichiara rischia la multa

NAZIONALE – Bisogna fare attenzione per chi vende abiti o oggetti su Vinted, Subito, Ebay ma anche altri marketplace presenti sul web. Dal 20 novembre 2023 è entrato in vigore un provvedimento che individua termini e modalità di comunicazione dei dati sulle vendite di beni e servizi sulle stesse piattaforme – dando attuazione alla direttiva Ue 514/2021 –. In pratica per contrastare l’evasione fiscale, visto che molti sfruttano questi siti per vendere prodotti nuovi mettendo in atto un vero e proprio business, l’Ue ha obbligato i proprietari di queste piattaforme online a comunicare al Fisco i dati fiscali di chi vende. Quindi presto Vinted o altri siti inizieranno a chiedere ai propri iscritti i dati fiscali che se non comunicati comportano la chiusura dell’account.

Successivamente se un utente supera certi requisiti, i propri dati fiscali vengono girati all’Agenzia delle Entrate che effettuerà i dovuti controlli. I requisiti sono: superare 30 vendite in un anno solare o intascare più di 2.000 euro. Se viene raggiunta una delle due condizioni, la persona fisica dovrà compilare un modulo ad hoc con nome e cognome, data di nascita, indirizzo, codice fiscale o partita Iva. Nel caso di persona giuridica: ragione sociale, indirizzo, numero di identificazione fiscale e partita Iva.

Se si superano tali importi, i dati verranno inviati al Fisco che potrà controllare gli account. Se venisse accertata la sussistenza di attività professionale e continuativa, ecco che potrebbero scattare le sanzioni come multe salate e obbligo di aprire Partita Iva. 

Bisogna fare attenzione sopratutto se i ricavi superano i 5.000 euro perché questo richiede l’apertura di partita iva e il conseguente pagamento delle imposte. Un utente, anche privato, che vende online prodotti per più di 5.000 euro in un anno deve quindi essere inquadrato come venditore professionale e non può pensare che tutto il guadagno fatto sia esentasse. Occhio quindi a chi sfrutta questi siti per fare veri e propri business e non per recuperare qualche euro speso per l’acquisto del capo che non usa più.