REGIONALE. Agguato a via Aspromonte. Carabinieri arrestano la vittima. Si allarga l’inchiesta sulla droga dei ricchi
É finito in ospedale dopo che era stato vittima di un agguato per motivi ancora da chiarire. Tra un po’, dopo un periodo di osservazione, andrà in carcere.
Parliamo di Alfonso Santaniello e ci riferiamo quindi al 34enne proprietario del calzaturificio di via Aspromonte 41 a Secondigliano.
I carabinieri della locale stazione insieme ai militari del nucleo operativo della compagnia Napoli Stella hanno avviato le indagini quando ieri, verso le 11:30, una persona aveva sparato al commerciante colpendolo all’addome.
L’attività investigativa doveva ricostruire quegli attimi e soprattutto comprenderne il movente. Partono così sopralluogo sulla scena del crimine e perquisizioni per capire meglio chi fosse la vittima, già nota alle forze dell’ordine.
Nel calzaturificio vengono rinvenuti un’ogiva – verosimilmente il proiettile che ha colpito l’imprenditore – e tracce di sangue. Però la storia non finisce qui.
Trovati e sequestrati ben 20 chili di mannite, 1 chilo di MDMA (l‘ecstasy), diverso materiale per il confezionamento dello stupefacente e molti bilancini di precisione. Uno di questi è intriso di sostanza rosa. I carabinieri della compagnia Stella conoscono bene quello stupefacente, la cocaina rosa. Due, infatti, i recenti sequestri effettuati e relativi alla droga per i ricchi. C’è così da continuare ad approfondire e per questo motivo viene messa a setaccio anche l’auto nel parcheggio dell’azienda.
Nel mezzo – una fiat idea – i militari trovano un ordigno artigianale da 750 grammi che per dimensioni, temperatura circostante e le altre cose trovate a fargli compagnia, aveva un enorme potenziale letale.
Nell’Idea, infatti, c’erano anche 50 proiettili 357 magnum, 4 pistole perfettamente funzionanti e 6 colpi a salve. Nel vano porta oggetti però, il rinvenimento che ha più valore: 354 grammi di cocaina. Davvero tanti se pensiamo al costo che raggiunge i 400 euro a dose.
Santaniello è nell’ospedale del Mare in prognosi riservata, non in pericolo di vita. E’ a disposizione dell’Autorità giudiziaria e deve rispondere di detenzione illecita di armi, detenzione di materiale esplodente e detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.
L’attività investigativa dei carabinieri però non termina.
1) Le armi sequestrate saranno sottoposte ad accertamenti balistici per verificare il loro eventuale utilizzo in fatti di sangue o altri diritti.
2) Continuano le ricerche dell’uomo che ha sparato.
3) Si allarga l’inchiesta sullo spaccio della cocaina rosa nella vasta area che comprende il territorio tra Secondigliano, Vasto, Arenaccia, Stella, Sanità, Forcella fino ad arrivare al centro storico.