CASERTA (red.cro.). Affaire parcheggio San Carlo: il dirigente Biondi appena liberato dai domiciliari in aula questa mattina
Appena liberato dagli arresti domiciliari il dirigente del Comune di Caserta tornerà in aula questa mattina davanti ai giudici del tribunale di Santa Maria Capua Vetere per il processo sull’affare Parcheggio San Carlo. Con Biondi, sono imputati nel processo sulle infiltrazioni del clan dei Casalesi, in particolare del boss Michele Zagaria nel parcheggio di via San Carlo a Caserta, anche Michele Patrizio Sagliocchi, Michele Zagaria, Carmine Domenico Nocera, Gaetano Riccardi, Fabio Fontana e Teresa Capaldo. Sono accusati di associazione a delinquere con l’aggravante della agevolazione mafiosa, corruzione, autoriciclaggio, falso ideologico e trasferimento fraudolento di valori.
Le indagini, coordinate dai pm della Dda Alessandro D’Alessio e Fabrizio Vanorio, hanno rivelato che l’imprenditore Sagliocchi avrebbe corrisposto 270mila euro in contanti agli architetti e all’ex dirigente del Comune di Caserta per agevolare il rilascio del permesso a costruire e per evitare controlli sul cantiere. Oggi sarà sentito un luogotenente delle forze dell’ordine che insieme ad altri già sentiti hanno condotto le indagini, le quali sono partite da Sagliocchi e hanno portato alla luce collegamenti con altre inchieste legate al clan Nuvoletta/Polverino.
Sagliocchi è stato coinvolto in un’operazione di riciclaggio di denaro legata all’acquisto del Cinema Posillipo. Le fiamme gialle hanno monitorato le attività di Sagliocchi, tra cui le sue frequenti visite, e hanno svelato uno schema corruttivo legato alla realizzazione del parcheggio San Carlo a Caserta.