Santa Maria a Vico. Roberto Affinita, 41enne pregiudicato di via Panoramica sssolto dall’accusa di corruzione sul nipote di 5 anni, secondo le indagini, costretto ad assistere ad atti sessuali.
Tutto smontato dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Danilo Di Cecco.
Affinita, detto Ti Ti, è stato scarcerato ed è finito agli arresti domiciliari, per la sola accusa di maltrattamenti in famiglia, per la quale si è beccato due anni.
Era stato arrestato lo scorso 14 settembre e rinchiuso nel carcere di Secondigliano, se ne parlò tanto proprio per il coinvolgimento del minore.
Robertino è dei fratelli Affinita quello che fino ad ora aveva avuto meno problemi con la giustizia. Salì alla ribalta oltre dieci anni fa per la vicenda della bomba alla caserma dei carabinieri di Santa Maria a Vico del 2003 in qualità di super testimone, oltre che di indagato. Le sue dichiarazioni non furono giudicate credibili nonostante avesse partecipato in prima persona al posizionamento dell’ordigno, così come aveva dichiarato. Il processo poi morì in maniera clamorosa.