CASERTA. Contro il gran caldo atteso nei prossimi giorni “bisogna ridurre le ore di esposizione, anche cambiando provvisoriamente gli orari di lavoro e per le imprese più grandi utilizzando la turnazione, evitando le ore centrali più calde e fornendo acqua e sali minerali oltre che pause per ristorarsi in locali freschi”.
Lo afferma Irene Velotti, segretario della sigla dei lavoratori edili Fillea-Cgil di Caserta, che invita “le aziende edili alla responsabilità sociale per rischio caldo”, e sottolinea “che non ciò che non va fatto è aumentare le ore di lavoro, così come è stato richiesto dal cantiere del Policlinico per far fronte allo stato di avanzamento lavori”.
Sul territorio casertano “l’attività nei cantieri – spiega la Velotti – è a pieno regime e lo è stata anche la scorsa settimana quando si sono sfiorati i 40 gradi. E nelle prossime settimane si attendono ondate di calore che metteranno a dura prova settori come quelli dell’edilizia. Ma in alcuni territori, per esempio nel Lazio, la Regione, madiante una ordinanza, è intervenuta a tutela dei lavoratori, “mentre tutto tace in Campania dove si attende il sollecito intervento del presidente De Luca”. “Il caldo eccessivo – ricorda la Velotti – aumenta fortemente il rischio per la salute e sicurezza dei lavoratori in cantiere. Aumenta il pericolo di gravi infortuni e malattie cardiovascolari e respiratorie per coloro che per molte ore rimangono esposti al sole ed al caldo eccessivo. La Fillea fa appello alle imprese edili perché adottino misure a difesa dei lavoratori, tante possono essere le soluzioni da adottare per affrontare l’emergenza climatica. La prima è quella di ridurre le ore di esposizione, anche cambiando provvisoriamente gli orari di lavoro, e non va invece assolutamente aumentato l’orario di lavoro, anche al netto delle giornate proibitive dove il cantiere adotta un orario solo mattutino”. (ANSA).