MARCIANISE/CASERTA. Se n’è andato con la signorilità che ne ha contraddistinto l’intera vita Placido Amicone, autentica figura bella del mondo del lavoro, della politica, dell’associazionismo casertano; quest’oggi ci saranno le sue esequie alle 17:30 presso la Parrocchia Nostra Signora di Lourdes di viale Lincoln.
Placido era originario di Agnone, trapiantato da una vita a Caserta, era però più Molisano di chi il Molise non lo ha mai lasciato e nello stesso tempo era riuscito a diventare più casertano di chi casertano lo è da generazioni.
Dottore in agraria è stato per tanti anni capo all’Ispettorato provinciale dell’Agricoltura, aveva conosciuto la moglie grazie agli studi universitari a Portici, oggi lascia lei, quattro figli e diversi nipoti che ama in modo sconfinato; ma sono in tantissimi oggi a piangerne la dipartita.
Placido Amicone è stata un’autentica istituzione anche del mondo politico provinciale, per diversi anni è stato il motore organizzativo dell’UDC, l’uomo ombra della segreteria provinciale, spalla forte in particolare del presidente Zinzi, supporter, anima, mentore e mascotte del fortissimo movimento giovanile messo su agli inizi degli anni 2000, i suoi Giovani UDC, discreto sempre e risoluto quando necessario, onnipresente in tutto ciò che c’era da organizzare, una macchina perfetta, nulla era lasciato al caso e nello stesso tempo riusciva a trovare il tempo per essere confidente e fine suggeritore, elegante e signorile ma sapeva anche battere i pugni a difesa di battaglie e di principi.
Placido è stato anche anima attiva del glorioso Circolo Nazionale di piazza Margherita che non smetteva mai di arricchire con la sua presenza e le sue preziose incursioni tra amici e associati, ricche di preparazione, cultura, capacità, da sempre immerso nella lettura dei quotidiani attento a quanto accadeva nel mondo, con un’attenzione minuziosa e con l’occhio critico alle cose di politica.
Negli anni il suo spirito volto al fare e al migliorare il mondo non è stato mai domo, aveva trasferito le sue mille qualità persino sui social, si era ritagliato anche lì il proprio spazio, la stima di tutti gli era riservata anche lì, ogni giorno ci deliziava con post arguti e preziosi e caratteristica era divenuta anche il suo modo di intrattenere chi lo leggeva con foto preziose di quanto lo circondava, mai dimenticando il suo amato Molise e i suoi affetti più grandi, l’amata signora Lucia, gli adorati figli e i nipoti.
Lascia un vuoto grande, ma ancora più grande è il ricordo che in tantissimi serberanno di lui nell’avvenire.