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Vacilla il pentimento di Sandokan, momento chiave per il boss “muto”

Casal di Principe (red.cro.). Sandokan, a 3 mesi dalla collaborazione nessun apporto concreto. Entro settembre la conferma

Francesco Schiavone, ex capo della camorra dei casalesi, si trova in una delicata situazione dopo aver deciso di collaborare con la giustizia. La sua partecipazione ai processi come testimone risulta essere poco efficace, mancando di elementi cruciali come attualità e novità. Questo potrebbe compromettere il suo ingresso in aula e il suo status di collaboratore di giustizia, con la possibilità di essere escluso dai benefici previsti per chi si schiera con lo Stato.

La messa in prova di 6 mesi scadrà a settembre e in quella data dovranno essere confermate con valido riscontri le sue dichiarazioni. Nel frattempo, la sua famiglia è coinvolta in nuove vicende criminali, come dimostra l’arresto di uno dei figli, Emanuele, per aver cercato vendetta e già di nuovo in carcere dopo la recente liberazione dopo aver scontato una pena di 12 anni. La sua collaborazione è ora messa in discussione e potrebbe non garantirgli una posizione privilegiata nel sistema giudiziario.