Mondragone (red.cro.). Minacciato con una roncola dalla vittima: la difesa del custode notturno di Ditellandia Park sostiene la legittima difesa al Riesame. Dissidi su una relazione tra imputato e cognata.
La difesa di Antonio Cennami, 54 anni, accusato di aver ucciso il fratello Luigi, 50 anni, si baserà sulla legittima difesa nel ricorso presentato al Tribunale del Riesame. Secondo la Procura di Santa Maria Capua Vetere, l’accusato avrebbe sparato al fratello in seguito a un incontro durante il quale si sarebbe sentito minacciato di vita poiché Luigi era armato con una roncola. Tuttavia, le immagini catturate dalle telecamere del Bar Brunetti mostrano la vittima con un machete in mano senza mostrare segni di aggressività.
E lo testimonia anche una donna che era seduta al tavolino del bar che si trova vicino al caseificio La Reale in zona Prisconte. I contrasti tra i due fratelli erano noti da tempo e sembrano essere stati accentuati da presunti dissapori familiari, inclusa la convinzione errata della vittima che Antonio avesse avuto una relazione con la moglie di Luigi anni prima. Questo tormento emotivo avrebbe contribuito a litigi continui tra i fratelli, culminati nella tragica morte di Luigi.
L’imputato è ritenuto dal gip un uomo con una personalità violenta. Ma dall’inchiesta emerge anche un litigio tra i fratelli il giorno prima del delitto, ovvero il 10 giugno, quando Luigi minacciò con una pistola il fratello Antonio: lo racconta un parente. E c’è anche una minaccia con la pistola da parte di Luigi alla moglie a seguito di un altro litigio sempre lo stesso giorno dove la vittima annuncia di andarsene da casa