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Eco4, l’accusatore di Cosentino torna a processo

 

CASAL DI PRINCIPE/MONDRAGONE/PIGNATARO MAGGIORE (red.cro). L’ex presidente del Consorzio di Bacino Caserta 4, Giuseppe Valente, diventato pentito e accusatore dell’ex viceministro azzurro Nicola Cosentino nel processo Eco4 sarà nuovamente processato da una diversa sezione della Corte di Appello di Napoli in quanto il precedente collegio di secondo grado che lo aveva condannato a 4 anni e dieci mesi non avrebbe considerato il suo status di collaboratore di giustizia e considerato la prescrizione per alcuni reati. Lo ha deciso la Cassazione dopo il ricorso presentato dai suoi legali.

Gli ermellini hanno annullato la sentenza emessa dalla Corte d’Appello di Napoli il 10 luglio 2023, che aveva condannato Valente a quattro anni e dieci mesi di reclusione e a una multa di 1.000 euro. La decisione è stata presa in seguito al ricorso presentato dalla difesa dell’imputato, che ha contestato la motivazione della sentenza.

Il percorso giudiziario

Il caso aveva già visto numerosi passaggi nei tribunali. Un’ altra sentenza della stessa Corte d’Appello era stata annullata nel 2021 per violazione del diritto di difesa. Nel recente processo, la Corte d’Appello aveva confermato la pena per alcuni capi di imputazione (corruzione, turbativa etc), dichiarando prescritti altri reati. La difesa di Valente ha presentato ricorso, basato su due punti principali: l’inosservanza della legge penale e la mancanza di una motivazione adeguata. In particolare, è stato contestato il rifiuto della Corte d’Appello di riconoscere i benefici della collaborazione di giustizia di Valente.

La difesa ha sottolineato che era stata presentata una memoria difensiva con prove documentali della collaborazione dell’imputato, che non erano state adeguatamente considerate dalla Corte d’Appello.  La Corte di Cassazione ha ritenuto fondato il ricorso, evidenziando che la motivazione della sentenza impugnata non aveva affrontato in modo adeguato le richieste della difesa.