Una grave carenza che i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil di Caserta hanno portato all’attenzione degli organi competenti.
Nello specifico, i segretari con delega alla Sanità, Ciro Vettone (Cgil), Nicola Cristiani (Cisl) e Mario Falco (Uil), hanno inoltrata una richiesta unitaria di incontro al direttore sanitario dell’Asl Caserta, Saverio Misso, al direttore sanitario del Distretto 21, Francesco Frascaria, al dirigente sanitario della casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, Pasquale Iannotta e alla direttrice del servizio gestione risorse umane dell’Asl casertana, Concetta Cosentino.
Troppe “dimissioni”
I sindacalisti evidenziano che dal 15 giugno in poi, su 27 infermieri due hanno rassegnato le dimissioni (in quanto vincitori di altro concorso) e altri hanno certificato delle inabilità allo svolgimento di determinate mansioni. Ciò non consentirà la continuità del servizio all’interno dell’istituto penitenziario, soprattutto con l’approssimarsi delle ferie estive.
I disagi
“Tale situazione sta creando disagi, malumore e preoccupazione tra i dipendenti che debbono far fronte a un servizio h24 per circa 870 reclusi su 8 reparti – dichiarano i sindacati. Si rischia la paralisi dell’assistenza sanitaria negli istituti penitenziari per tutto il periodo estivo. Sollecitiamo gli organi competenti a intervenire e confidiamo che l’azienda recuperi personale dalla graduatoria della mobilità in essere e dalle procedure dell’imminente stabilizzazione che l’Asl di Caserta sta effettuando proprio in questi giorni, in modo da inviare sanitari in tutte le strutture penitenziarie della provincia, al fine di garantire la giusta assistenza alla popolazione detenuta”.