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Collaborazione di Sandokan, il parallelo con quanto accadde al boss di Marcianise

Marcianise (red cro). La recente decisione dell’ex boss Francesco Schiavone di collaborare con la giustizia dopo 26 anni di detenzione al 41 bis, riporta alla ribalta della cronaca un suo collega meno fortunato, ovvero Salvatore Belforte, già capo dell’omonimo ed ex clan dei Mazzacane oramai decapitato che chiese di rendere dichiarazioni su alcuni crimini commessi nel marcianisano.

Belforte, anche lui ristretto dal 1998 come Schiavone, avrebbe più volte manifestato di riferire fatti e circostanze ancora oggi oscure ma le sue istanze furono rigettate dagli inquirenti essendo fatti poco importanti o datati. Pentiti di serie e A e serie B? Fatto sta, che Belforte si sarebbe detto in grado di far recuperare, per esempio, i resti umani dei cadaveri di Vincenza D’Alessandro uccisa insieme al marito insieme al marito Domenico Petruolo da Paolo Cutillo detto ‘U Jack’. I due erano i genitori Filippo Petruolo detenuto con condanna all’ergastolo. Nonostante ciò gli inquirenti non hanno ritenuto interessante la sua richiesta o addirittura strumentale; le dichiarazioni su altri delitti commessi da persone oggi decedute sono state ritenute datate o, inizialmente, strumentali come il delitto della sua amante Angela Gentile.