Polvica di San Felice a Cancello. Stanno succedendo davvero troppe cose nella frazione Polvica, zona dimenticata da Dio e dalle istituzioni, soprattutto sul versante di San Felice ma chiaramente ne risente anche quello nolano.
L’attività estrattiva dei signori del cemento continua a ritmo frenetico, e questa mattina si sono udite diverse esplosioni che hanno fatto letteralmente tremare la terra, provocando grande preoccupazione nei residenti.
Nel cielo si sono levate diverse nuvole di fumo. Secondo noi e non è la prima volta che accendiamo i fari su questa situazione, ci vorrebbero maggiori controlli sull’attività estrattiva, a cominciare dalle verifiche sull’esplosivo che viene utilizzato. Per non parlare delle polveri sottili e di tutto l’apparato.
E’ incomprensibile che si lasci tutto così, senza attuare un controllo. Il nostro invito alle istituzioni è quello di accendere i fari sulla frazione Polvica di San Felice sia dal punto di vista della situazione cave/inquinamento, ma anche sulla criminalità in genere.
Questa frazione sta diventando sempre più centrale negli equilibri dei ras della valle di Suessola, ricordiamo che è stata fino a poco tempo fa il fortino del nartcotrafficante Filippo Piscitelli, attualmente detenuto dopo una condanna a venti anni. Poche settimane fa sul versante nolano hanno sparato contro l’abitazione del consigliere comunale nolano Erasmo Scotti, per lui il terzo raid in poco più di due anni, prima gli avevano incendiato due macchine.
Polvica sul versante sanfeliciano è diventata il buco del culo della provincia di Caserta, sarebbe il caso di darci un occhio.