SAN CIPRIANO D’AVERSA. La Procura Antimafia Emilio Martinelli, ritenuto il reggente della fazione sanciprianese degli Schiavone.
Il pubblico ministero della Dda Maurizio Giordano ha chiesto il rinvio a giudizio per Emilio Martinelli (figlio del boss Enrico), Gianluca Alemanni, Luigi Annibale, Luciano Carpiniello, Marco Testa, Remigio Testa, Emilio Mazzarella. Sono accusati di associazione per delinquere di stampo mafioso.
L’indagine
Un primo gruppo composto da sei persone e attivo nel settore delle estorsioni e delle armi era già stato smantellato: i componenti furono catturati nel luglio 2021 e sono già stati condannati. Le successive indagini hanno consentito di accertare che a dispetto di arresti, condanne e pentimenti, il clan dei Casalesi ha sempre continuato a essere operativo, con una rimodulazione della composizione delle fazioni e degli equilibri tra le stesse, restando comunque fermo il comando delle nuove generazioni delle famiglie Schiavone e Bidognetti.
Secondo l’accusa Martinelli in questi anni ha assunto un ruolo direttivo del clan per i traffici di droga, le estorsioni ai danni di commercianti, il noleggio delle auto e le truffe relative al bonus 110% nel territorio di San Cipriano di Aversa. Martinelli si sarebbe avvalso della collaborazione di altri 5 soggetti, già sottoposti a misure cautelari, ognuno dei quali svolgeva un ruolo ben preciso per le estorsioni e la gestione dell’arsenale a disposizione del clan, costituito da revolver, pistole semi automatiche, kalashnikov e pistola mitragliatrice modello Uzi.