Mondragone. Sono iniziati nei giorni scorsi e si concluderanno il 14 marzo, gli interrogatori agli esponenti del cartello della droga di Mondragone del clan di Angelo Gagliardi. Alcuni arrestati hanno rigettato le accuse chiarendo alcuni passaggi delle conversazioni intercettate mentre altri si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Giovedì sarà interrogato nel carcere di Bologna Angelo Gagliardi dove è detenuto per precedenti reati.
Secondo l’accusa l’organizzazione che operava in regime di sostanziale monopolio, dietro imposizione di una quota di denaro conferitagli settimanalmente. Il cartello, in grado di rispondere a qualsivoglia domanda di tipologia di sostanza stupefacente (sia essa di tipo pesante che di tipo leggera), aveva assunto dimensioni significative, tanto da porsi come riferimento certo per i numerosissimi clienti che potevano acquistare stupefacente notte e giorno sia a Mondragone che a Cellole. Oltre quindicimila le cessioni di sostanze stupefacenti contestate.