Litorale Domizio. Una donna spagnola, N.S. è stata assolta dal giudice monocratico del tribunale di Santa Maria Capua Vetere dopo un’accusa di sottrazione internazionale di minori, perché si era allontanata da una località del litorale domizio con due figli – sottraendoli al loro padre nonché suo compagno A.M. – portandoli prima a Roma e poi nella sua città di origine, in Spagna. I fatti risalgono al 2017 ma dopo un complesso iter giudiziario che vedeva la pesante accusa di per la donna che avrebbe impedito all’uomo di esercitare la responsabilità genitoriale.
La difesa è riuscita a far assolvere con formula piena la straniera per insussistenza del fatto. La tesi difensiva, di grande spessore giuridico, è riuscita a convincere il Tribunale che il reato di sottrazione internazionale di minori era insussistente, poiché non era sufficiente, per la configurazione del delitto, che i minori avessero vissuto qualche mese nello Stato membro dove viveva il padre per poter considerare automaticamente lo Stato Italiano come luogo di residenza abituale dei minori. Gli argomenti illustrati prendevano in considerazione, tra gli altri, anche fatti propri dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea la quale, in un’ottica di tutela del minore, intende la residenza abituale di un minore, soprattutto di piccola età, come il centro effettivo della vita privata e familiare e cioè dove i minori vanno a scuola, hanno degli amici, e usufruiscono dell’assistenza medico-sanitaria.