San Prisco. “La posa della fibra ottica nella nostra Città è sicuramente un’opera strategica, di innegabile importanza, ma le immediate conseguenze che porta sulla nostra viabilità sono pesanti” – dichiara il consigliere di minoranza Francesco Paolino – “Tante le segnalazioni dei cittadini di strade rovinate dai cantieri della fibra ottica, dove già sono carenti per la mancata manutenzione ordinaria da parte dell’amministrazione comunale, ora è veramente un disastro.
Lo scavo viene prontamente ricoperto con apposita malta per garantire la fruibilità delle strade, però è evidente che questa provvisoria ricopertura sia poco efficiente, in quanto si rimuove con estrema facilità sotto il transito dei mezzi.
Vi è un caos totale per la circolazione, con degli ingorghi assurdi in vie con grande afflusso di veicoli, come via Gianfrotta e via Verdi, considerato anche i soliti problemi di carenza di personale dedito al controllo, con buche che sono vere e proprie trappole per le auto, soprattutto per le due ruote, oltre al fatto delle difficoltà e del pericolo di transito dei pedoni che sono costretti a passare tra i luoghi di cantiere e tra i mezzi di lavoro con poca sicurezza!
Come al solito, ci domandiamo, perché, a fronte delle tante critiche e segnalazioni di questi giorni, nessuno dei nostri cari amministratori abbia ancora la forza e il rispetto di spiegare la situazione, il perché del mancato senso alternato su strade importanti o deviato su arterie parallele, oppure, almeno il divieto di sosta in corrispondenza dei cantieri, e se il comune di San Prisco si sia dotato di un apposito regolamento per la manomissione del suolo pubblico che, a seguito di interventi del genere, preveda il rifacimento dell’intera strada o della singola carreggiata e non soltanto il ripristino e se vi sia una tutela giuridica, qualora dovessero verificarsi danni a persone o cose derivanti dalla insidia di tracce stradali persistenti e mal ripristinate!
Pur nella consapevolezza che prima o poi verrà fatta una vera e propria riasfaltatura dei tratti di strada oggetti dei lavori da parte della società esecutrice, seppur non prima di 3 mesi e soltanto con una fascia minima di bitume, invitiamo il sindaco D’Angelo e l’assessore Morgillo a lasciare il calduccio dei loro studi e scendere per strada a verificare lo stato dei luoghi ed intervenire per porre rimedio alle situazioni di maggiore ed evidente pericolo.
Povera San Prisco: terra di nessuno, senza controllo, una Città allo sbando, abbandonata all’incuria, nelle mani di persone incapaci”.