AVERSA/FRIGNANO. Una sentenza così dura non poteva immaginarla e così Carmine Cascio, il 36enne di Ciampino (Roma) che si è finto carabiniere promettendo in cambio di denaro l’assunzione in Vaticano del figlio di una 50enne di Frignano, ha accusato un malore dopo la lettura del dispositivo.
L’uomo è stato così trasportato in ospedale direttamente dall’aula di tribunale dove pochi minuti prima i giudici lo avevano condannato a 11 anni per estorsione. Un verdetto ancora più pesante della richiesta del pubblico ministero che invece si è attestata sui 7 anni di reclusione. Cascio è stato condannato per estorsione (caduta invece la contestazione di violenza sessuale).
I militari dell’Arma sono stati attivati a seguito della denuncia sporta dalla vittima cinquantunenne di Frignano, che ha riferito di subire le richieste estorsive da parte dell’arrestato già dal mese di maggio del 2020, il quale qualificatosi come Maresciallo dei Carabinieri, le aveva promesso, previo pagamento in denaro, di far assumere il figlio presso lo Stato del Vaticano.
In totale, tra i numerosi pagamenti in danaro ed oro la denunciante avrebbe versato circa ventimila euro. Inoltre, così come specificato dalla donna, alla sua richiesta di interrompere i versamenti l’uomo avrebbe minacciato di morte il figlio.