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La sfida alla Sla nel nome di Paolo

Capua. “Non è vero che non esiste una cura sulla Sla, bisogna solo scoprirla”: così diceva Paolo Annunziato, che oggi avrebbe compiuto 63 anni se non avesse perso la battaglia contro la malattia.

Per l’occasione, i vertici dei più importanti enti con cui Paolo ha collaborato, si sono riuniti ieri a Capua, al Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (Cira), per un tributo alla sua figura di uomo di scienza, e con un unico obiettivo: non commemorare, ma gettare le basi per un futuro migliore. Presenti i familiari di Annunziato.

Qui bisogna prendere decisioni belle” ha detto la mamma di Annunziato quando, commossa, ha tolto il velo che celava la targa di intitolazione dell’aula del Centro di Ricerche al figlio. L’iniziativa è stata promossa dal Cira in collaborazione con Confindustria, Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Fondazione Mai, il Ministero dell’Università e della Ricerca e l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (Aisla).

La giornata è stata introdotta dal Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha evidenziato l’urgenza di instaurare una cultura del cambiamento per assicurare opportunità e una vita di qualità per tutti. Valeria Fascione, Assessore alla Ricerca, Innovazione e Start Up della Regione Campania, ha ribadito l’importanza della scienza e della ricerca nel generare un impatto significativo, sottolineando come la società si stia avvicinando sempre di più alle esigenze della comunità. Per l’Associazione nazionale che rappresenta le oltre 6.000 famiglie che in Italia convivono con la Sla, Paolo Annunziato è da subito diventato un riferimento, promuovendo la creazione della prima Biobanca Nazionale sulla Sla, di cui è stato direttore dal 2019.

La ricerca tecnologica è cruciale per affrontare la Sla – ha affermato Fulvia Massimelli, presidente nazionale Aisla – perché offre opportunità di comunicazione, interazione e capacità di preservare spazi di autonomia. L’innovazione scientifica, a maggior ragione, richiede un approccio multidisciplinare e un impegno collettivo per rispondere alle esigenze dei pazienti affetti da malattie neurologiche. È importante sensibilizzare i decisori politici sull’importanza di fornire accesso alle tecnologie e garantire un adeguato sostegno alle persone con disabilità. L’impegno congiunto di istituzioni, aziende e associazioni è essenziale per migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da SLA e delle loro famiglie”.

L’evento ha aperto ufficialmente le celebrazioni per il 40° anniversario del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali – Cira, annunciato dal Presidente Antonio Blandini, che ha richiamato l’appello di Paolo Annunziato, sottolineando l’importanza di superare gli ostacoli fisici e lavorare verso un futuro più inclusivo. Emilio Campania, Direttore del Dipartimento di Ingegneria, ICT e Tecnologie per l’energia e i trasporti del CNR, ha evidenziato l’importanza dello sviluppo di soluzioni tecnologiche avanzate, come l’intelligenza artificiale, per rispondere alle esigenze delle persone. Sullo sfondo, il valore della scienza, promotrice di una cultura inclusiva e che accoglie la dignità umana come paradigma di riferimento, come sottolineato da Mauro Annunziato, già direttore divisione Smart Energy di Enea e fratello di Paolo Annunziato: “Investire nella ricerca sulla Sla non è solo un tema legato alle risorse economiche, ma riguarda soprattutto la sensibilità e l’amore verso nuove progettualità e nuove idee. La malattia conduce ad un punto in cui la qualità di vita è messa a dura a prova. Per questo, ogni più piccola scoperta in ambito tecnologico regala concretamente anni di vita degni di essere vissuti”.