TEVEROLA. È successo anche oggi. Stavolta ad un autobus dell’AIR Campania. In pieno giorno e con i viaggiatori a bordo. Erano le 11.30 di stamattina quando un sasso di medie dimensioni ha colpito e frantumato un finestrino di un autobus AIR Campania di passaggio lungo il Corso Secondigliano, partito da Teverola e diretto a Napoli, attestamento di Porta Capuana. Anche in questo caso, solo per fortuna, non si sono registrati feriti, ma solo danni rilevanti all’autobus, che, ovviamente, non ha potuto continuare la corsa.
L’autista ha tentato più volte, invano, di mettersi in contatto telefonicamente con le polizia di stato per essere supportato e per denunciare l’accaduto, per fortuna, però, di lì a poco si è trovata a passare una pattuglia della polizia municipale alla quale ha raccontato l’ennesimo atto vandalico nei riguardi di un mezzo di trasporto pubblico locale campano.
“Anche L’episodio di stamattina conferma quanto andiamo dicendo da tempo sulla mancanza di controllo del territorio – afferma Marco Sansone dell’Esecutivo Confederale Regionale USB Campania. La cosa più sconcertante è che il lancio di sassi stavolta è avvenuto in pieno giorno e su una strada molto trafficata e piena di persone, cosa che poteva comportare anche ferimenti gravi di qualche malcapitato – continua Sansone. – Per fortuna, oltre all’ennesimo autobus che sarà messo fuori servizio per diverso tempo, non ci sono state conseguenze serie per autista e passeggeri, ma ci colpisce che anche in questo caso nessuno abbia visto niente e che l’autista sia stato lasciato solo, senza il supporto delle forze dell’ordine, che solo per caso si sono trovate a passare sul Corso Secondigliano subito dopo l’accaduto, e dell’azienda AIR Campania, che non ha provveduto, nonostante la pronta comunicazione dell’autista, ad inviare ispettori di esercizio sul posto.”
“Continuiamo a chiedere alle Prefetture, alla Regione Campania, ai Comuni ed alle aziende del tpl campano, l’apertura di un tavolo di crisi permanente, perché in meno di due mesi dall’inizio dell’anno non si contano più le aggressioni al personale in servizio in prima linea e gli atti vandalici a danno di treni, autobus, stazioni e pensiline” conclude Sansone.