Skip to main content

Bimbo di un anno trovato morto all’asilo nido. Dall’autopsia la verità su ipotesi choc

Nazionale. Bisognerà attendere l’autopsia e l’analisi delle circostanze della morte per escludere cause specifiche che possano avere provocato il decesso del bimbo di neppure un anno morto a Roma in un asilo nido nella giornata di ieri. Questo anche per essere sicuri che non abbia inalato cibo, cosa potrebbe anche spiegare un decesso così improvviso in un bambino così piccolo.

 

In mancanza di altre cause, l’ipotesi è la sindrome della morte in culla, per la quale attualmente non esistono spiegazioni. È quanto evidenzia la pediatra Susanna Esposito, dell’Università di Perugia e presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (Waidid). “Alcuni autori – rileva Esposito – supportano il fatto che la sindrome della morte in culla, o sudden infant death syndrome (Sids), sia legata a una zona anomala del cervello che regola il ritmo sonno-veglia. In altre parole, il bambino apparentemente sano potrebbe soffrire di una piccola anomalia nel sistema di regolazione dei ritmi cardiaci, respiratori o generali del proprio organismo”.

 

Per questo, prosegue, “il primo consiglio per i genitori, come per gli educatori degli asili è far dormire i bambini sulla schiena, non a pancia in giù o di lato. La posizione corretta nel sonno, supina e non prona o di lato, è la prima cosa importante. L’altro fattore di rischio è il fumo passivo. È inoltre importante, in generale, tenere libere le vie aeree attraverso lavaggi nasali in caso di secrezioni respiratorie”. Esposito consiglia di “rimboccare le coperte ai bambini, ma senza coprire il viso, ed evitare di farli dormire in cuscini in cui ‘si affonda’, troppo soffici e avvolgenti. Nell’ambiente in cui si trovano i bambini si devono favorire il ricambio di ossigeno e una temperatura adeguata”. In generale, la sindrome della morte in culla, una condizione tragica di morte improvvisa, colpisce i bambini tra uno e 12 mesi di vita e interessa ogni anno nel nostro Paese un nato ogni mille.