Teano. Il TAR Campania – Napoli con sentenza del 24 gennaio ha accolto il ricorso presentato dalla consigliera Daniela Mignacco difesa dall’avvocato Tiziana Pascarella annullando il Rendiconto di gestione 2022, il DUP e il Bilancio di previsione 2023/2025 del Comune di Teano. Stoppate le tesi difensive del legale del comune avvocato Paolo Centore ritenute dal Tar manifestamente infondate.
Secondo la ricorrente sarebbe stato violato il diritto all’ufficio di consigliere comunale in quanto non avrebbero ricevuto i documenti contabili entro il termine necessario stabiliti dal TUEL e dal regolamento di contabilità dell’Ente.
In sintesi la consigliera comunale di minoranza ha stigmatizzato alcune azioni dell’Ente in ordine all’approvazione degli strumenti finanziari che hanno poi indotto il TAR a darle ragione tra cui:
- La mancata messa a disposizione nel rispetto dei termini della documentazione necessaria per una migliore conoscenza dei punti posti all’ordine del giorno;
- La violazione dell’inderogabile obbligo di informazione ai singoli consiglieri comunali sulle questioni sottoposte alla loro valutazione.
Nella fattispecie in discussione, la proposta relativa al rendiconto con tutti gli allegati è stata messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare, rispettivamente, solo nove ed otto giorni prima dell’inizio della seduta consiliare in cui sarebbe stato esaminato il rendiconto, in assenza, pertanto, del rispetto dei termini perentori previsti dal TUEL.
In ordine invece alla proposta relativa al DUP e al bilancio di previsione 2023/2025, la ricorrente ha evidenziato una menomazione dei poteri effettivi dei consiglieri comunali, con conseguente lesione delle prerogative e delle attribuzioni loro tipiche consistenti nella possibilità di proporre emendamenti agli schemi proposti non essendo stato rispettato il termine di trasmissione di “almeno 5 giorni prima dalla data prevista di approvazione del bilancio” come previsto dal regolamento di contabilità.
L’Amministrazione, causa la sentenza e, per non avere voluto dare seguito alle lamentele paventate da un Consigliere Comunale nell’esercizio delle proprie funzioni a rilievo delle procedure evidentemente illegittime, potrebbe pagare un prezzo salatissimo in quanto potrebbero venire meno tutti gli atti a rilievo economici posti in essere nell’ultimo scorcio e conclamarsi la responsabilità per danno erariale degli amministratori di maggioranza.