TELESE TERME. A seguito di una mirata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, nella giornata di oggi, militari della Stazione Carabinieri di Telese Terme (BN) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con obbligo di lasciare immediatamente l’abitazione ovvero di non farvi rientro senza autorizzazione, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di un cinquantottenne del posto gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia commessi in pregiudizio della compagna convivente, 44enne cittadina polacca, con l’aggravante di aver commesso i fatti in presenza della figlia minorenne.
Le indagini venivano avviate in seguito alla segnalazione fatta al locale Comando Arma da parte del personale docente dell’Istituto Comprensivo Scolastico di Telese Terme, circa il racconto di un’alunna che aveva riferito di assistere ad episodi di maltrattamenti e violenza domestica posti in essere dal padre nei confronti di sua madre. Fatti e circostanze riconducibili a reiterate condotte violente e vessatorie in ambito domestico, riscontrati dalle dichiarazioni rese dalle insegnanti di classe, dall’audizione protetta della minore e dalle dichiarazioni rese dalla parte offesa. Inoltre, nel corso delle indagini veniva accertato che già nel 2022 la p.o. aveva denunciato violenze subite da parte del compagno ed all’epoca era stata collocata in una struttura protetta, salvo poi tornare a convivere con l’indagato. Per tale condotta l’indagato, risultava già destinatario dell’ammonimento del Questore ex art. 3 D.L.38/2013.
In sede di esecuzione della misura dell’allontanamento dalla casa familiare, il prevenuto ha prestato il proprio consenso all’applicazione del dispositivo di controllo elettronico “braccialetto elettronico” ragion per cui è stata attivata la procedura di attivazione.
Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.