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Rc auto, aumenti non si fermano più: Caserta sfonda il muro dei 500 euro

CASERTA. “I rincari dell’Rc auto registrati a novembre 2023 si traducono in una maggiore spesa di 31 euro a polizza rispetto alle tariffe medie del 2022, confermando in pieno le nostre previsioni”. Lo afferma Assoutenti commentando i dati forniti dall’Ivass.

“Avevamo previsto come le tariffe Rc auto avrebbero subito sostanziosi aumenti nel corso del 2023 e i dati dell’Ivass ci danno purtroppo ragione”, spiega il presidente onorario Furio Truzzi, parlando di “incrementi del tutto ingiustificati che non rispondono né ad un aumento dei costi in capo alle imprese assicuratrici, né a un aumento dell’incidentalità, ma sono dovuti unicamente alle troppe anomalie del comparto assicurativo, dove le compagnie dettano legge imponendo clausole illecite ai propri clienti che fanno salire i prezzi”.

Napoli e Prato sono la province che registrano il costo più alto, con una media di oltre 559 euro, seguite da Caserta (501 euro) e Pistoia (487 euro), analizza Assoutenti. Sul fronte opposto Enna vanta le tariffe più basse d’Italia, con una media di 275 euro a polizza, seguita da Oristano (292 euro) e Potenza (297 euro). A Imperia si registrano invece gli incrementi annui più elevati (+12%), dopo Lodi, Terni e Vercelli (+10%), mentre ad Ascoli Piceno, Rieti e Latina le tariffe aumentano “solo” del 4,8% su base annua.

“L’Ivass dovrebbe intervenire per bloccare pratiche scorrette e tutelare gli assicurati – prosegue Truzzi – ennesima dimostrazione di come il settore assicurativo necessiti di una radicale riforma che introduca maggiore concorrenza e maggiori tutele per gli assicurati”.