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Ras delle 2 valli vanno a scrocco tra macellerie, pescherie e pasticcerie: rafforzati i controlli

Valle di Suessola/Valle Caudina. Sono giorni molto particolari quelli di avvicinamento al Natale anche per gli esponenti della parte delinquenziale che popolano le due valli.

Di solito in questo periodo c’è sempre qualcuno che va a bussare alle porte di imprenditori e di aziende per chiedere la rata natalizia.

Chiaramente i rischi sono parecchi per i ras della zona, spesso bisogna fare i conti con i controlli e con le telecamere. Ma ad andare di moda è anche lo scrocco.

C’è anche l’abitudine di recarsi nelle macellerie, nelle pescherie e nelle pasticcerie per fare il pieno di carne, di baccalà e frutti di mare e di paste assortite e dolci natalizi, compresi i panettoni di Natale.

Infatti le forze dell’ordine, in particolare carabinieri, polizia e Finanza stanno monitorando questo tipo di attività commerciali per verificare se qualcuno esce senza lo scontrino o se viene avvistato qualche pregiudicato di spicco che fa capolino.

Di questa cosa ne parlammo qualche tempo fa grazie ad una intercettazione della maxi inchiesta della DDA e della Finanza di Marcianise sulle due valli.

Questo il nostro articolo scritto 23 mesi fa ma ancora attualissimo

Quello di andare a scrocco nei bar e nei ristoranti della zona della valle è un’abitudine oramai consolidata da parte degli esponenti vicini al clan Massaro.

Molto spesso c’è il locale di fiducia dove andare a rifornirsi senza pagare, grazie ad una sorta di green pass del titolare che dice a familiari o ai collaboratori: “Quando vengono questi soggetti a prendere le paste o le torte, li dovete servire e lasciarli andare”.

Sotto la lente quindi soprattutto le pasticcerie, costrette quasi ad elargire merce pur di non finire nel mirino di questi personaggi, sicuramente a San Felice capita, ci potremmo scommettere sopra…

Nell’inchiesta ancora in atto da parte della Guarda di Finanza ci sono delle intercettazioni che riguardano un bar della zona caudina che dispensa torte e dolci per un’apposita famiglia.

Il titolare aveva dato proprio l’ordine.

Succede però che si crea un equivoco e un’altra famiglia che non era quella a cui è permesso tutto, si reca presso il banco pasticceria e al momento di pagare questi fanno il nome del ras.

Per questa volta la passano liscia, poi nell’ambito di un successivo incontro tra il titolare del locale e la moglie del ras si stabilisce la regola: quelli che possono andare a scrocco sono solo i componenti del ristretto nucleo familiare di cui sopra.