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Manca l’ambulanza al Psaut, medico e infermiere salvano la vita a paziente in arresto cardiaco

San Felice a Cancello. Brillante intervento del personale sanitario del Psaut di San Felice a Cancello che venerdì scorso in serata ha praticamente salvato la vita ad un uomo di 67 anni di Santa Maria a Vico, nonostante le gravi difficoltà d’organico e le carenze di mezzi.

Il signor Alessandro è giunto al Psaut con un forte dolore al petto e dopo aver effettuato ECG gli è stato diagnosticato un infarto. Si è quindi attivato il protocollo con tempi di attesa di circa un’ora in quanto non c’era l’ambulanza disponibile per portarlo d’urgenza a Caserta. Inoltre c’erano in servizio solo un medico ed un infermiere, quando invece il minimo sindacale corrisponde a 3 persone.

La situazione è sembrata precipitare quando è andato in arresto cardiaco, contemporaneamente continuavano ad affluire persone bisognose di cure ma meno gravi.

In questo marasma generale grazie alle manovre salvavita il paziente di Santa Maria a Vico veniva ripreso e salvato in extremis, poi trasferito a Caserta.

Siamo davvero sul filo del rasoio, mancano almeno due oss e un infermiere e questa carenza mette a repentaglio sia l’attività degli operatori che la sicurezza degli utenti.

Inoltre non c’è una portineria di vigilanza, devono fare tutto loro.

In aggiunta alla difficile situazione poi il 18 dicembre il responsabile del servizio centrale del 118 avrebbe fatto sapere che non sarà attivato per quei giorni lo straordinario stravolgendo il turno e disponendo che di notte in servizio deve restare una sola unità, nonostante l’aumento esponenziale di accessi.

A questo punto ci sembra troppo per questo si richiede l’intervento dei due sindaci e consiglieri provinciali Emilio Nuzzo e Giuseppe Guida: non si garantisce la sicurezza per sanitari e per l’utenza.

Sarebbe il caso di andare a bussare al direttore generale dell’Asl.