
San Felice a Cancello/Maddaloni. Arresti in corso nella valle di Suessola per la gang dello spaccio del ras Gennaro Morgillo, dopo che il ricorso in Cassazione, quarta sezione, è stato respinto.
Solo in 2 gli interessati che sono già in caserma dai carabinieri di Cancello Scalo per le formalità di rito, il 27enne Marco Bellotti di Polvica e Mario Romano 27enne di Cancello Scalo, nipote del Morgillo. Passano dai domiciliari al carcere con un residuo di pena di anni 2 e mesi 5. Chiaramente la pena residua sarà circa un anno con il conteggio della liberazione anticipata.
Gennaro Morgillo è già detenuto, così come Gennaro e Giuseppe Raiola, mentre Liberti Francesco e Scopelliti non avevano presentato ricorso in Cassazione.
Morgillo e Romano avendo avuto accoglimenti parziali del ricorso non sono stati condannati a pagare le spese processuali.
In appello nel 2022 queste furono le condanne
Marco Bellotti di Polvica classe 98 condanna a 5 anni
Francesco Liberti classe 91 di Cancello Scalo condannato a 6 anni e 4
Gennaro Morgillo classe 88 di Cancello Scalo a 10 anni e 10 mesi–
Raiola Gennaro classe 62 condannato a 6,4 anni
Raiola Giuseppe classe 69 7,8 anni
Mario Romano classe 98, 5,4 anni
Marco Francesco Scopelliti di Maddaloni 5 anni e 4
Morgillo si avvaleva delle forniture dei fratelli Raiola, napoletani trapiantati nell’avellinese e smerciava droga non solo nella Valle di Suessola, ma anche nella Valle Caudina, fino a Montesarchio e in parte a Napoli Nord.
La droga era piazzata nella zona della Valle di Suessola, su Maddaloni, alto Napoletano e Valle Caudina, Airola e Montesarchio in particolar modo. Spesso si recava di persona a consegnare la cocaina, e il cotto, cioè il Crack e hashish. “Portami due pizze, una più cotta”.
Era il linguaggio in codice per richiedere sia la cocaina che l’altra sostanza.

