Caserta. “Che città è Caserta?” – comincia così lo sfogo di Anna Chiavazzo, proprietaria assieme al figlio Antonello de ‘Il giardino di Ginevra’, nota pasticceria artigianale nel cuore di Caserta. Questa notte è stata distrutta la pedana antistante il locale.
“Stamattina Antonello – continua il post – ha trovato la pedana che ci è stata di recente regolarmente autorizzata, profumatamente pagata, completamente sfasciata!!!!!!!
Siamo quelli che tra tanti ogni giorno credono di poter cambiare le cose, con passione, amore, sacrificio, tenacia, mettendoci la faccia, la tasca,per dare il meglio e qualificare un territorio………fino a che punto ha valore tutto ciò se ogni giorno diventa una lotta,completamente abbandonati dalle istituzioni ,e dagli organi che dovrebbero cautelare chi onestamente resta………bersaglio inoltre di invidia indecente da parte di chi invece nello stesso campo dovrebbe fare sinergia per ottener il risultato migliore,senza solidarietà, pronti a godere delle disgrazie altrui ……siamo solo merce di scambio,da cui tutti traggono ogni qualsivoglia beneficio senza ritorno alcuno,……io mi vergogno e mi sento lacerata,da tanta incivilà……tutti subiscono, molti si voltano dall’altra parte,per sopravvivenza…….. nelle ultime settimane bersaglio di non so quale mentalità assurda ed omertosa che sta sfociando addirittura nella violenza,lo dimostra ciò che è successo ad Ornella Buzzone, la più sconvolgente, oltre a i continui atti vandalici che si verificano e che tanti non denunciano, “perchè tanto chi se ne fotte” allora questa città non vuole cambiare Caserta è una città dove la legge è fuorilegge”.