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Prof morta, figlia alla Rai: “Non è stato un incidente, ho le prove”. E spunta il video

MARCIANISE. E’ uno strazio che merita giustizia e chiarezza quello della famiglia di Angelina Morello, la docente in pensione morta sabato dopo un mese di agonia a seguito di un episodio che assume sempre più i contorni del giallo.

Per le autorità è stato un incidente, un investimenti in bici. Per la famiglia e per il loro legale, non ci sono dubbi: Angelina è stata aggredita al ritorno dalla Messa, probabilmente per uno scippo. Ieri le telecamere del programma di Rai 1 “La Vita in Diretta” sono state a Marcianise per raccogliere le testimonianze dei familiari, su tutti della figlia Teresa Tartaglione e dell’avvocato Pasquale Acconcia, legale di fiducia della famiglia.

Davanti alle telecamere Rai Teresa ha detto apertamente di non credere all’incidente, forte dell’evidenza di un filmato che ha visto e che incastrerebbe l’investitore, scappato subito dopo l’impatto: “Abbiamo visto dei filmati. Non abbiamo dubbi: il colpo è stato troppo forte e troppo violento. Vogliamo giustizia e vogliamo combattere velo di omertà che c’è su questa tragedia. Stanno proteggendo i vili”

Dello stesso avviso l’avvocato Acconcia: “La collana è stata strappata, come vedete (mostra il reperto alla telecamera, ndr). La gente che ha visto purtroppo non parla”. 

Ad acuire il dolore c’è il fatto che non sono stati ancora fissati i funerali, in attesa della conclusione della procedura dell’esame autoptico disposto dalla Procura. La famiglia ha inoltre messo a disposizione un numero whatsapp 331.6693828, per chi volesse segnalare quanto visto e collaborare in anonimato con le indagini.

I fatti

L’82enne Angela Marello, insegnante in pensione di Marcianise che il 23 settembre scorso, mentre dalla messa tornava verso casa, fu investita da un ciclista, riportando un grave trauma cranico che la fece finire all’ospedale di Caserta in stato soporoso (uno stato di dormiveglia, ritenuto meno rischioso del coma). Inizialmente si ipotizzò anche un tentativo di rapina, ma le indagini dei carabinieri della Compagnia di Marcianise, coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, accertarono, anche perché la borsa fu trovata nelle vicinanze, che a colpire la Marello era stato un ciclista, che poi fuggì.

L’uomo venne successivamente rintracciato e denunciato per lesioni personali colpose, pur tra i dubbi della famiglia. L’anziana, dopo oltre 15 giorni di ricovero all’ospedale di Caserta, è stata trasferita in una casa di cura, dove è morta.

La Procura ha disposto il sequestro della salma per l’autopsia e se dovesse essere confermato che la morte è sopraggiunta per le lesioni riportate nell’investimento, l’imputazione del ciclista potrebbe diventare di omicidio colposo. L’uomo, notato da alcuni testimoni, ai carabinieri disse di non aver visto la Marello a causa della scarsa luminosità e di essere fuggito per paura dopo averla investita, senza rendersi conto della gravità dell’accaduto.

 

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