Pignataro Maggiore. Nato dalla tradizione autunnale di una famiglia italo-americana, “Il Giardino delle Zucche – Pumpkin Patch” ha aperto da ieri le porte ai visitatori.
Giunto alla sua settima edizione, lo scopo di questo progetto ideato nel 2017 da Emily Turino insieme alla sua famiglia, è quello di far conoscere e vivere una tradizione radicata nella cultura americana conosciuta come “Pumpkin Patch”, ossia raccolta delle zucche.
Aperto dal 22 settembre al 1° novembre, il primo e più grande giardino delle zucche d’Europa, offre ai partecipanti un’esperienza a contatto con la natura, in pieno stile statunitense e in perfetta atmosfera autunnale.
Un percorso che entusiasma grandi e piccoli e che inizia con la raccolta delle zucche, da trasportare con il “Red Wagon”, un carrettino di acciaio verniciato di rosso, per poi passare ai laboratori di pittura o intaglio.
Immancabili anche quest’anno l’area food con tante specialità vegetariane a base di zucca, le postazioni fotografiche e la Family Farm, la fattoria con un grande fienile rosso e casette in legno che ospitano alpaca, asinelli, oche, caprette e tanti altri animali.
Presenti anche l’area giochi e il labirinto di mais di settemila metri quadrati che a partire dal 13 ottobre si trasformerà di notte ne “Il labirinto di mais infestato”.
Un luogo coloratissimo e curato in ogni dettaglio che dà spazio alla creatività e alle emozioni avendo come obiettivo quello di sensibilizzare e avvicinare le persone alla terra scoprendo l’autunno da un punto di vista culturale, artistico e gastronomico.
A raccontarci qualcosa in più de “Il Giardino delle Zucche – Pumpkin Patch” è proprio la sua ideatrice Emily Turino.
– Come nasce l’idea de “Il Giardino delle Zucche – Pumpkin Patch”?
Emily: «La celebrazione dell’autunno è una tradizione che la mia famiglia porta avanti da sempre. Mia madre è italo-america, in particolare del Connecticut famoso in America per la celebrazione dell’autunno e per il ‘foliage’, il cambio delle foglie. Essendo cresciuta in questa atmosfera ho deciso di promuovere qui in Italia questa passione dell’autunno in stile americano».
– Quali sono le novità di questa settima edizione?
Emily: «La principale novità è ‘Il labirinto di mais infestato’, un’altra tradizione americana. Dal 13 ottobre il giardino aprirà di notte a un pubblico adulto per far vivere l’esperienza dell’horror agricolo. Bisognerà attraversare il labirinto accompagnati da una lanterna e il labirinto sarà appunto ‘infestato’ da scene tratte da film horror. Più si avvicina Halloween e più il nostro giardino diventa magico. Un’altra novità, sempre del labirinto, sono le calendule. Abbiamo piantato questi fiori e a breve ci sarà un’esplosione di colori».
– Negli anni c’è sempre stata un’attenzione ai temi sociali. Per esempio, l’arcobaleno di zucche simbolo di amore e rispetto, la casetta con le zucche rosa per ricordare la prevenzione del tumore al seno, la casetta con le zucche rosse dedicata alle donne vittime di violenza. Quest’anno invece?
Emily: «Work in progress… Trattiamo sicuramente il tema del bullismo con la storia di ‘Spookley – La zucca quadrata’, una zucca quadrata che veniva bullizzata dalle zucche tonde e che con la sua storia insegna che bisogna apprezzare la diversità perché arricchisce.
Poi abbiamo ‘La zucca perfetta’ che è la mia storia, sono una perfezionista. Emily cerca la zucca perfetta però, infine, comprende che la perfezione non esiste. Tutte queste storie sono raccontate anche nei miei libri.
Il libro di quest’anno, invece, è ‘Il carrettino rosso’, un libro ispirato a mio fratello. Il carrettino rosso è il primo gioco che tendono a regalare di solito in una famiglia agricola. Il carrettino ci ha accompagnati in ogni festa, a Natale con il carrettino si raccoglieva l’albero, a Pasqua si raccoglievano le uova, in autunno le zucche. Anthony mette tutte le zucche nel carrettino ma poi capisce che è meglio prenderne una e portarla a completamento. Un libro che spiega che le zucche sono come i desideri e gli obiettivi. In questi libri ci sono le mie riflessioni che cerco di spiegare ai bambini».
– L’ingrediente caratterizzante nell’area food è la zucca, quali sono le specialità?
Emily: «In America la zucca è associata ai dolci, mentre in Italia si associa al salato. Nell’area food infatti noi proponiamo anche tante specialità dolci a base di zucca tra cui il Pumpkin Bread e il Pumpkin Spice Latte. Per quest’ultimo c’è un detto americano che recita ‘Pumpkin spice and everything nice’, la spezia di zucca rende tutto più magico. Qui per il Pumpkin Spice Latte utilizziamo la ricetta tramandata da mia nonna.
Inoltre il nostro menù è tutto vegetariano, quindi si può trascorrere una giornata immersi nella natura rispettandola e in particolare rispettando gli animali».
– Al Pumpkin Shop si trovano invece tanti gadget…
Emily: «Al Pumpkin Shop ogni articolo ha il suo scopo e la sua storia. Per esempio ci sono le ghirlande. Mia madre e noi della famiglia realizzavamo le ghirlande autunnali e la base delle ghirlande che si trovano nello shop è fatta con i tralci dei kiwi che noi stesso produciamo. L’azienda di mio padre produce kiwi, ma da più di sette anni anche ben 36 tipologie di zucche. Quindi ogni cosa è legata alla nostra tradizione e alla nostra famiglia».
– Cosa prova guardando al 2017, cosa vede oggi e cosa immagina per il futuro?
Emily: «Quando mi guardo indietro penso che è proprio vero che i sogni si avverano, dove sono adesso è dove io desideravo di essere. Il mio progetto futuro è quello di non trattare solo le zucche ma allargare il progetto ai kiwi».
Agli appassionati della stagione autunnale, agli amanti della zucca e a tutti i curiosi non resta che visitare “Il Giardino delle Zucche – Pumpkin Patch” di Pignataro Maggiore per vivere un’esperienza immersi nella tradizione americana senza doversi allontanare dall’Italia.