PORTICO DI CASERTA. Si aprono le porte del carcere…e della Capitale per Leon Bifone, 22enne di Portico e nipote del boss Antonio, accusato insieme ad altri due amici del pestaggio del maggio 2022 dopo la Festa di Sant’Antuono.
Il gup Vecchiarelli del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha accolto l’istanza dei legali Raucci e Avenia e disposto la sostituzione della misura del carcere con gli arresti domiciliari. Bifone però sarà ristretto non a Portico, ma a Roma.
L’indagine sulla violenza post-festa
Il rampollo di casa Bifone venne arrestato dai carabinieri su ordine del Gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per aver realizzato una spedizione punitiva ai danni di un altro ragazzo; il fatto avvenne a Portico di Caserta il 2 maggio 2022, subito dopo la festa patronale. La vittima ha denunciato tutto ai carabinieri, che hanno trovato riscontri al suo racconto. Secondo quanto accertato dalle indagini coordinate dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, i tre, usando tirapugni in ferro, accerchiarono la vittima e la colpirono più volte procurandogli la caduta di tre denti e altri traumi.
Qualche giorno dopo, a bordo di due motorini e un monopattino, i tre cercarono di bloccare la vittima che era a bordo della propria auto minacciandola di morte con una pistola giocattolo, poi ritrovata e sequestrata dai carabinieri. Ad incastrare gli aggressori le immagini delle telecamere di videosorveglianza e le versioni fornite da diversi testimoni.