SPARANISE/CAPUA. La procura di Ivrea (Torino) ha iscritto nel registro degli indagati due persone per la strage ferroviaria di Brandizzo costata la vita a cinque operai travolti da un treno in transito. Il primo nome è quello di Antonio Massa, 46 anni, di Grugliasco (Torino) addetto di Rfi al cantiere in cui lavoravano le vittime della società Sigifer di Borgovercelli. Secondo l’ipotesi della procura avrebbe dovuto impedire agli operai di iniziare il cantiere in attesa del passaggio del treno che li ha travolti.
Il secondo indagato è Andrea Girardin Gibin, 52 anni di Borgo Vercelli, capocantiere della Sigifer e collega delle cinque vittime. Salvo per miracolo, perché ha intravisto i fari del treno in arrivo ed è riuscito a spostarsi sul secondo binario.
La situazione della famiglia di Giuseppe
“La comunità si è presa sulle sue spalle questa famiglia. Brandizzo ha sempre risposto bene, e lo farà anche questa volta”. All’indomani della tragedia costata la vita a cinque operai, il sindaco di Brandizzo, Paolo Bodoni, è tornato oggi alla stazione teatro del tragico incidente, a mostrare ancora una volta quanto la cittadina del Torinese si sia stretta intorno alle famiglie delle vittime. In particolare a quella di Giuseppe Sorvillo, nato a Capua ma originario di Sparanise, che viveva proprio a Brandizzo, con la moglie e due figli.
“Stiamo cercando di creare una rete sociale intorno a questa famiglia – dice il sindaco -. Qui non hanno parenti, ma tanti vicini di casa e amici che gli vogliono bene e che gli stanno accanto. Noi mettiamo a disposizione tutto quello che possiamo, abbiamo attivato la Asl e l’assistente sociale per il supporto psicologico e aperto, tramite la onlus Una Finestra su Brandizzo, una sottoscrizione a favore della famiglia”. Inoltre da ieri, è stato proclamato il lutto cittadino fino al giorno dei funerali, al momento non ancora fissato.
La mossa di Rfi
Rfi ha incontrato le Organizzazioni Sindacali, all’indomani dell’incidente di Brandizzo, per fare il punto sulla sicurezza del lavoro nel settore della manutenzione ferroviaria. Al termine dell’incontro, Rfi “ha accolto la richiesta sindacale di trasferire le trattenute economiche, effettuate ai lavoratori aderenti allo sciopero odierno, in un fondo che servirà ad offrire un sostegno economico alle famiglie degli operai deceduti”.
Si tratta di un “gesto di sensibilità e concreta solidarietà” che Rfi, rinnovando il proprio cordoglio, ha voluto potenziare versando una quota equivalente e raddoppiando la consistenza del fondo stesso.