Skip to main content

Rifiuti, pronta gara da 32 milioni. Ma in città i rebus sono tanti…

Di 6 Novembre 2018Politica

SANTA MARIA CAPUA VETERE. Mentre la città non riesce a sapere ancora la vera portata dell’incendio allo STIR (livelli di inquinamento), le associazioni ambientaliste hanno presentato un dettagliato esposto alla Procura della Repubblica e si prepara un consiglio comunale aperto sull’argomento, è stato approvato dal dirigente competente il quadro economico per la gara di appalto per l’affidamento del servizio di igiene urbana sul territorio cittadino per la durata di cinque anni. La base d’asta della gara è stata fissata a 32 milioni di euro complessivi (circa sei milioni di euro all’anno) e l’appalto sarà aggiudicato con il sistema dell’offerta economicamente più vantaggiosa secondo il miglior rapporto qualità – prezzo. Con lo stesso atto amministrativo, il dirigente l’ufficio tecnico, l’ingegnere Giancarlo D’Aco ha approvato il capitolato d’appalto, gli atti tecnici, il disciplinare di gara e lo schema di contratto ed ha nominato il funzionario Federico Ricciardi quale responsabile unico del procedimento. Attualmente il servizio di igiene urbana è affidato in proroga da anni alla ditta DHI ed il nuovo appalto, salvo imprevisti, (contestazioni, ricorsi, lungaggini burocratiche ed altro) non potrà andare in vigore non prima della fine del prossimo anno

Continuano, intanto, i disagi per la mancata raccolta degli ingombranti e per la persistente chiusura dell’isola ecologica sequestrata mesi fa dai carabinieri del NOE per mancanza di autorizzazioni, misure di sicurezza e certificazioni sanitarie. La raccolta degli ingombranti è fondamentale dal momento che i cittadini incivili, stanno abbandonando nelle strade cittadine ed in periferia ogni sorta di materiali senza un preventivo accordo con la ditta. Ciò ha comportato che in alcune zone della città, per giorni fanno bella mostra di sé divani, sedie, televisori e quant’altro, in attesa che qualche anima buona passi e li raccolga e li trasporti in discarica. E così non va, e poi si fanno le multe, dicono, per il mancato rispetto degli orari e della tipologia di rifiuti da conferire nei giorni stabiliti.

ANTONIO TAGLAICOZZI