SAN CIPRIANO D’AVERSA/FORMIA. Nuovi misteri su Antonio Bardellino, il padrino della camorra casalese ucciso nel 1988 in Brasile da Mario Iovine, anche se il corpo non è mai stato trovato.
Lo scorso mercoledì mattina, a Formia, durante una perquisizione eseguita da polizia e carabinieri è stato ritrovato un piccolo vano sotterraneo alto 170 centimetri in un appartamento in passato riconducibile al noto esponente dei clan dei casalesi Antonio Bardellino. Al locale, ritrovato occultato al di sotto di un pavimento, si accedeva mediante una botola situata su binari scorrevoli ed una scaletta; al suo interno è presente una panca e una lampadina, in uno spazio molto angusto (120X100 centimetri).
Ebbene, nel corso della perquisizione, eseguita nell’ambito delle attività investigative per il tentato omicidio di Gustavo Bardellino, 43 anni, avvenuto nel febbraio 2022, gli agenti hanno rinvenuto e sequestrato una pistola ritenuta nella disponibilità del 73enne Giuseppe Favoccia. Non è un nome secondario nella vicenda di Antonio Bardellino, visto che Favoccia è l’uomo che nel 2015 raccontò alla squadra mobile di Latina di aver visto Bardellino all’aeroporto di New York mentre si imbarcava per tornare in Italia e partecipare al matrimonio di un parente.
A proposito di parenti, sempre nel corso della stessa attività, alla nipote del padrino è stata sequestrata una quantità di 18 grammi di marijuana: la giovane è stata denunciata a piede libero.