CASAL DI PRINCIPE. Dalla collaborazione con la giustizia ai raid. Avrebbe commesso, in queste prime tre settimane di luglio, nove rapine ai danni di sette esercizi commerciali Massimo Pannullo, il 51enne di Casal di Principe fermato dai carabinieri su ordine della Procura di Napoli Nord.
Un rapinatore seriale, con altri precedenti penali e legami anche con ambienti della criminalità organizzata, anche se questi colpi li avrebbe commessi per sé stesso, ovvero per raggranellare più soldi nel più breve tempo possibile, e non per favorire qualche gruppo malavitoso. Il curriculum di Pannullo però è di quelli importanti: ex affiliato al gruppo di Carlino Del Vecchio, fazione Schiavone dei Casalesi, nel 2003 decise di avviare la collaborazione con la giustizia.
Il suo percorso da pentito si è però concluso e senza misure ha deciso di tornare nell’agro aversano. Alla luce di questi precedenti i carabinieri delle Compagnie di Casal di Principe e Aversa non è stato difficile identificare il 51enne, che ha sempre agito a volto scoperto e probabilmente con un coltellino, che lasciava intravedere e teneva sempre nella tasca. Il 51enne prendeva di mira soprattutto tabaccai, negozi di abbigliamento, centri scommesse ed in genere quelle attività dove sapeva di poter trovare incassi coscipui, tanto che in alcune circostanze è riuscito ad impossessarsi di bottini di alcune migliaia di euro.
Che non considerasse più di tanto il rischio di essere preso emerge anche dal fatto che ha rapinato due volte in pochi giorni le stesse due attività; ha inoltre colpito in quattro comuni confinanti, ovvero nella sua Casal di Principe, e nei centri vicini di San Cipriano d’Aversa, San Marcellino e Villa Literno. Tutti i colpi, perché ravvicinati, hanno destato allarme tra gli esercenti e la popolazione; ma l’uomo è stato quasi sempre riconosciuto dalle vittime, e così i carabinieri hanno avuto gioco facile nell’identificarlo e fermarlo.