SAN CIPRIANO D’AVERSA. Perquisizioni in corso tra l’agro aversano e il litorale dopo gli spari contro l’auto del figlio del boss Sebastiano Caterino detto l’Evraiuolo, ucciso nelle palazzine di Santa Maria Capua Vetere nel 2003 in un agguato di camorra che passò tristemente alla storia per la sua efferatezza.
Nel mirino sono finite le abitazioni di due fratelli di Castel Volturno, T.F. e T.G., a loro volta figli di un elemento di spicco del clan Bidognetti. Al momento non è chiaro se ci sia il loro coinvolgimento nel raid di venerdì scorso contro la vettura del giovane Tammaro Caterino: l’episodio fu registrato nei pressi di un noto bar di via Michelangelo a San Cipriano.
Secondo quanto emerso dalla ricostruzione delle forze dell’ordine poco prima era avvenuta una zuffa tra due persone. Uno dei due contendenti è ritornato sul luogo del misfatto con una pistola. L’uomo ha preso il revolver e ha premuto il grilletto all’indirizzo dell’auto del rivale.
I colpi di pistola hanno scatenato il fuggi fuggi davanti al bar, mentre sul posto – dopo la segnalazione – sono giunti gli agenti di polizia. Uno dei contendenti venne già identificato nell’immediatezza dei fatti.