Caserta. L’Asl di Caserta vuole denunciare il programma tv Le Iene dopo il servizio andato in onda ieri sera. E’ ciò che emerge da una nota emessa in queste ore:
“In merito alla trasmissione “Le Iene”, in onda ieri sera, la Direzione dell’Asl Caserta denuncia l’ennesimo costruzione ad arte di falsità e attacchi strumentali nei confronti dell’attuale dirigenza e in generale della sanità campana.
Dalla trasmissione sono emersi casi e vicende risalenti addirittura all’anno 2000, diciotto anni fa, con giornali dell’epoca in primo piano. Nulla che faccia riferimento ad oggi.
Ènoto che per dieci anni i concorsi sono stati bloccati. E’ noto che esistono problemi pregressi la cui responsabilità non può essere imputata all’attuale dirigenza, che invece sta affrontando e risolvendo questioni gravi ed annose e quella del personale, La realtà di oggi è questa: il blocco delle assunzioni, che può avere in passato determinato un abuso di nomine ex articolo 18, è completamente superato. Sono in atto o sono stati già espletati concorsi pubblici per oltre 120 dirigenti e per centinaia di operatori.
Quanto agli altri contenuti della trasmissione montati ad arte, si precisa che le immagini di degrado si riferiscono a spazi non adibiti al pubblico, sui quali sono in atto lavori di ristrutturazione.
La Direzione dell’Asl di Caserta a tutela del proprio lavoro e a fronte di un grave danno di immagine per la sanità campana, ha dato mandato ai propri legali di verificare nel servizio delle Iene ogni elemento falso e diffamatorio”
Ma il M5S vuole portare tutto alla Procura
“Dal servizio delle Iene emerge quanto andiamo denunciando da tre anni e mezzo. Ovvero, che in Campania esiste un sistema vergognoso di gestione diretta di nomine di manager e direttori di struttura fedelissimi a De Luca, nominati senza alcuna competenza, ma con l’unica voce di curriculum di essere quota parte della famiglia allargata del governatore. Nomine a cascata che vedono operare medici senza specializzazione in un territorio al primo posto per le morti evitabili. L’atto immediato e più naturale è quello della revoca dell’incarico al direttore generale dell’Asl di Caserta. De Luca non può che procedere alla cacciata di un manager che mostra totale inconsapevolezza rispetto alle tantissime criticità igieniche, strutturali e organizzative dell’intero comprensorio di Caserta. Nei prossimi giorni presenteremo un esposto affinché si faccia luce su questo sistema costituito per distribuire nomine e prebende sulla pelle e la salute dei cittadini”. Così la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino.
“Già dallo scorso luglio – ricorda Ciarambino – avevamo depositato una interrogazione per chiedere conto al governatore Luca delle molteplici criticità dell’ospedale di Santa Maria Capua Vetere, depotenziato e lasciato senza risorse umane e tecnologiche in un territorio dove l’imprenditoria privata sta facendo grandi investimenti. Nella provincia di Caserta mancano circa 800 posti letto, da 10 anni si attende l’attivazione del Policlinico universitario, i cui lavori sono fermi per contenziosi con la ditta appaltante e non vi è ragione di credere siano sbloccati a breve. E mentre assistiamo al potenziamento di strutture accreditate, nel comprensorio di Terra di Lavoro, come abbiamo denunciato appena qualche giorno fa, sono stati dismessi gli ospedali pubblici di Teano, Roccaromana e Capua, sono stati ridimensionati il presidio di San Felice a Cancello, a vocazione oncologica, e quello di Maddaloni. Il governatore sostiene che questa è storia, le morti di malasanità e i disagi di chi riceve una pessima assistenza sono vicende di ordinaria quotidianità. In questi giorni abbiamo dato il via, con i nostri parlamentari, a una serie di visite ispettive negli ospedali. Raccoglieremo in un dossier le criticità che documenteremo nel corso dei sopralluoghi che invieremo al ministro Grillo e che sarà oggetto di un esposto alla Procura della Repubblica”.
IL SERVIZIO COMPLETO
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